Tommy Emmanuel conquista le Marche

Chitarra fingerstyle protagonista al “Rossini” di Pesaro con l’esibizione del “divo” delle 6 corde Tommy Emmanuel ad incendiare una sera di ottobre (mercoledì 6). Brani strumentali, canzoni pop, spunti country e ritmi contagiosi: questa la miscela esplosiva portata da Emmanuel sulle assi del teatro pesarese. Un talento sviluppato in cinquant’anni di carriera che permette di eseguire simultaneamente sulla chitarra melodia, ritmo e accordi. Ad aprire per l’australiano il giovane Andy McKee. Il chitarrista di Topeka (Usa) si è confermato come validissimo interprete della chitarra fingerpicking. Un ragazzo dal grande talento, che non ha nascosto il suo amore per il pop anni ’80 (davvero stupefacente la sua versione di “Everybody Wants To Rule The World” dei Tears For Fears) e le radici heavy metal – Metallica – confessate ad un pubblico divertito ed interessato nel conoscere anche questo lato “leggermente” meno acustico. Bellissima e toccante la versione di “Because it’s there” di Micheal Hedges (dallo stesso McKee descritto come la sua maggiore influenza) e la canzone dedicata al padre “For my father”.

Breve cambio di palco e l’arrivo di Tommy Emmanuel fa esplodere di applausi il “Rossini”, per un artista che unisce 3 – o più – generazioni di fan ed ammiratori.

emmanuel

Uno spettacolo senza pari, con le dita di Emmanuel a scorrere furiose lungo la tastiera eseguendo note una più veloce e compatta dell’altra. Occhi sbalorditi, sorpresi e meraviglia nel vedere le evoluzioni dell’australiano, senza perdere per strada nemmeno una nota all’interno dei passaggi più intricati. Spettacolare il momento dedicato ai Beatles, ed introdotto con la battuta: “Vi piacciono i Rolling Stones? Bene, ecco alcune canzoni dei Beatles….” E poi via un medley incalzante e divertentissimo  con al centro “Lady Madonna” e altre estratte dal libro dei “sogni” dei Lennon e McCartney. Si diverte il chitarrista australiano e racconta al pubblico che “Sì può essere amici per sempre… – canticchia – sapete conosco quasi tutte le canzoni dei Pooh!”- E “svela” un segreto che in molti al “Rossini” già conoscevano ma che altrettanti con molta probabilità ignoravano: l’amicizia e la stima profonda con il chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia. È infatti dello scorso anno il disco composto e suonato insieme al chitarrista della band italiana. Ma non c’è solo questo segreto, perché lo stesso Emmanuel racconta – divertito – che Dodi Battaglia è anche il suo insegnate di “italiano”. Lingua un pochino limitata, che si è fermata per ora alle varie declinazioni del “cazzarola”. E poi la stupenda “I’ve Always Thought Of You”, estratta dal capolavoro “Only”, a ricordare le radici dell’australiano. Sorpresa verso la fine del concerto, con il ritorno sul palco di Andy McKee, per una versione a 4 mani di “Africa” (già nota ai fan di McKee perché presente nel suo repertorio che possiamo ormai definire classico) dei Toto. Gli ultimi lampi per un bis richiesto a gran voce dal pubblico fatto di blues, country e tanto divertimento.

Anche questa volta Tommy Emmanuel ha fatto centro, dimostrando che per essere delle star non sempre serve polverizzare biglietti in pochissimi minuti o far finta di essere “alternativi-chic” in qualche talentificio da quattro soldi in televisione. Serve passione, serve talento. Serve il cuore e non il portafoglio.