“Le Baiser” nella Rocca di Paolo e Francesca: Gradara celebra l’amore e Rodin (fino al 28 agosto)

4_Rodin giannada bronzo 1_resize (1)Gradara – Promette di essere tra le mostre più emozionanti della stagione. Perché riguarda “Il bacio”di Rodin sulla passione tra Paolo e Francesca, perché si trova nel “Castello del Mito” che ospitò l’amore raccontato da Dante, perché la scultura sarà protagonista di un emozionante allestimento scenografico immersivo della Stark di Cagli firmato dal visual designer Paolo Buroni,

Quando Rodin ideò “Le baiser” nel 1880 doveva essere parte de “La Porte de l’Enfer” per il Musée des Arts Décoratifs di Parigi ma, ad opera finita si accorse che la loro passione così serena mal si conciliava con il tema. Pertanto, optò per farne un’opera autonoma che divenne subito uno dei capolavori dello scultore francese.

«Nella storia del mito di Francesca da Rimini – spiegano i curatori, il critico d’arte Sandro Parmigiani  e lo storico Ferruccio Farina –  “Il bacio” è fondamentale. Francesca è una creatura letteraria nata dai versi di Dante e dal racconto di Boccaccio come una peccatrice dell’infermo. L’illuminismo e il romanticismo la trasformano in una vittima di inganni, d’intrighi e di violenze, emblema di bellezza, di libertà e coraggio mentre Pellico ne farà un’eroina piena di virtù e Foscolo e De Sanctis la assolveranno di ogni peccato. Con Rodin, Francesca da  Rimini,  in un abbraccio d’amore senza tempo e senza spazio, raggiunge il Paradiso terrestre».

La mostra si concentra su la scultura, un bronzo di proprietà della “Collezione Fondation Pierre Giannada, Martigny” che lo acquistò nel 1982. Si svolge a Palazzo Rubini Vesin ed è organizzata dal Comune di Gradara con la collaborazione della regione Marche. Sarà inaugurata oggi e rimarrà aperta fino al 28 agosto. Decisamente 4.0, include una narrazione emozionale ossia un percorso che contestualizza l’opera attraverso un storytelling fotografico, grafico, filmico e sonore per evidenziare una lettura artistica, storica, filosofica, sociale e civile dell’opera. Ma più di tutto attraverso un emozionante allestimento della Stark di Cagli che, con la tecnologia “Stark Holofoil”, consentirà di ammirare nei dettagli la scultura e, con il sistema touchless, di interagire con l’opera e di visualizzarla in tre dimensioni virtuali.
Véronique Angeletti @civetta.tv

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