Cagli, durante la notte ospedale senza Punto di Primo Intervento

cartello_punto_primointervento

L’hanno comunicato agli “utenti” con un cartello, appeso ieri pomeriggio all’ingresso del P.P.I. (Punto di Primo Intervento) dell’ex Ospedale di Cagli. Poche parole per annunciare, con un preavviso di 2 giorni, che dal primo gennaio 2016 il servizio di Primo Intervento sarà attivo dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Soppresso, di fatto, uno degli ultimi baluardi del diritto alla salute dell’entroterra: un servizio di primo intervento attivo 24 ore su 24 a copertura  di un  territorio di 580 km del bacino di utenza del presidio di Cagli. “Dopo le ore 20.00 e fino alle ore 8.00 il servizio è presidiato con una postazione MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato) e relativo equipaggiamento” si continua a leggere nel cartello, su carta stampata Asur Marche, senza alcuna firma del funzionari o del responsabile del nuovo provvedimento. E se il mezzo di soccorso, vista la vasta e disagiata area di copertura del territorio, si trovasse fuori? Il cartello consiglia di rivolgersi al medico di continuità assistenziale e, per tutte le “situazioni critiche”,  di contattare il 118. Immediata e comprensibile l’indignazione dei cittadini che, da anni, si battono per la difesa dei servizi minimi assistenziali dell’ex Ospedale Celli, convertito in Casa della Salute dal 2013. Tra questi, appunto,  l’imprescindibile copertura 24 ore su 24 del servizio di Primo Intervento, cancellata senza concertazione né mediazione e con lei l’ultimo baluardo di un diritto alla salute che, per l’entroterra, ha sempre di più il sapore di un’amara utopia.

Chiara Azalea@riproduzioneriservata