Sull’area interna: “occasione persa”, colpa di Baldelli

Area interna - i sindaci

I sindaci dell’area pilota a cui si deve aggiungere Arcevia, assente al momento della foto

Pergola – Pergola Unita in un comunicato stampa informa:

“OLTRE 26 MILIONI DI EURO per lo sviluppo delle aree interne delle Marche in termini di servizi, scuola, mobilità e salute sono le risorse previste nella delibera regionale approvata lunedì mattina dalla giunta regionale delle Marche.
9,5 MILIONI per l’area dell’Area Basso Appennino Pesarese e Anconetano, ma Pergola non potrà usufruire perché è fuori da questo progetto esclusivamente per colpa di Baldelli e della sua giunta.

Una scelta disastrosa per Pergola, la cui responsabilità non cade solo su Francesco Baldelli, che ha anteposto i propri interessi di carriera politica al futuro della città di Pergola, ma su tutti i membri della maggioranza: Luciano Carbonari, Luciano Orlandi, Diego Sabatucci, Luca Castratori, Marta Oradei e Antonio Baldelli, quest’ultimo probabilmente più concentrato a far parlare di sé nella provincia che a curare gli interessi dei cittadini di Pergola, come dimostrano le foto dello stesso, che tutti abbiamo potuto vedere in questi giorni, in testa al corteo per la salvaguardia dell’ospedale di Sassocorvaro o a fare comizi davanti all’ospedale di Cagli.

Pergola, Municipio

Oltre a perdere un treno ricco di fondi, di possibilità di deroga al patto di stabilità e di sinergie amministrative con la possibilità di migliorare in termini di servizi, scuola, mobilità e salute, riteniamo che questa scelta sia irresponsabile e deleteria anche per la salvaguardia dell’ospedale di Pergola. L’ospedale Santi Carlo e Donnino infatti è tuttora riconosciuto, a differenza degli altri piccoli ospedali, come “presidio sanitario per area disagiata” anche nella tanto discussa delibera regionale 735 che regola la riorganizzazione sanitaria, riconoscimento che lo ha tenuto fuori, proprio in questi giorni, dalle riconversioni in casa della salute.
Far parte di un’area disagiata, quella individuata dalla Strategia Nazionale Aree Interne, avrebbe indubbiamente rafforzato questa nostra posizione.

Pergola Unita ha fatto di tutto per esserci e per comunicare a cittadini questa occasione preziosa: da incontri pubblici ad atti politici in consiglio comunale, sostituendo un’amministrazione che NON HA MAI INFORMATO DI QUESTO I PROPRI CITTADINI.
Inutile tornarci sopra, ora a parlare per nostro conto sono i numeri.

Il treno è perso e queste risorse importantissime andranno quindi a rafforzare i servizi dei comuni aderenti. Un’altra occasione persa, probabilmente l’ultima per il rilancio del nostro comune e la messa in sicurezza definitiva del nostro ospedale.

La colpa è solo dell’arroganza totale di questa amministrazione che è schiacciata attorno ai personali obiettivi politici di un sindaco e di suo fratello da anni a caccia di poltrone sulle quali sedere, tanto che le scelte del nostro comune, un comune che dovrebbe essere di tutti, sono sempre condizionate da quell’atteggiamento politico richiesto agli esponenti di un partito come quello di Fratelli d’Italia che deve essere sempre e per forza contrario ad ogni collaborazione con esponenti politici di partiti di diversa impronta politica, anche quando questo vuol dire far perdere occasioni irrecuperabili alla propria città.

Pergola, una amministrazione al servizio di un partito politico e della carriera dei suoi esponenti che nascondono, sotto il tappeto di feste autocelebrative pagate con le tasse dei pergolesi e utilizzate per visibilità personale, un disastro economico e sociale di cui i cittadini si stanno accorgendo”.

Stefano Cuccaroni, Pergola Unita