L’assenza di una visione per lo sviluppo sostenibile del Sindaco Pesciarelli

Italia NostraSassoferrato – Italia Nostra risponde alla lettera del sindaco di Sassoferrato in merito alla pala eolica di Montelago:

“In relazione alla vicenda della pala eolica di 34 metri collocata a Montelago nel comune di Sassoferrato, in area tutelata dal Piano Regolatore Generale e contro il parere delle Soprintendenze di Marche ed Umbria, riteniamo doveroso segnalare la evidente ammissione di incapacità, nelle parole del Sindaco, quando afferma che la “comunità di Montelago ha visto invaso il proprio territorio da una realizzazione che sarebbe stato opportuno evitare”.

Chi doveva fare ogni sforzo per evitare tale sciagura, se non l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco?

Come fa l’amministrazione di Sassoferrato a non accorgersi che, secondo notizie di stampa, “una centrale idroelettrica da diverse settimane ha lasciato l’alveo di un fiume completamente privo di acqua per circa 200 metri, con la completa scomparsa di ogni componente faunistica e floristica riconducibile all’ecosistema fluviale”, come rilevato dalla Forestale pochi giorni fa?

Che controllo ha questa amministrazione del territorio che i cittadini gli hanno affidato in custodia?

È questo il modo di salvaguardare il paesaggio e l’ambiente?

Quante volte ancora i cittadini di Sassoferrato dovranno leggere di realizzazioni che “sarebbe stato opportuno evitare”?

Per quanto riguarda la regolarità sia dell’autorizzazione alla costruzione della pala eolica che delle sanzioni contro la Cooperativa costituita dai cittadini di Montelago, per la realizzazione di staccionate per il bestiame, invitiamo il sindaco ad essere più prudente. Un giudice, con procedura d’urgenza, ha restituito per il momento la corrente elettrica per fornire l’acqua ai cavalli, dopo la denunciata sottrazione del contatore ai danni della cooperativa degli allevatori di Montelago, primo tassello della contestazione a quanto finora avvenuto nella costruzione della pala eolica. Le iniziative giudiziarie andranno avanti ed è quindi opportuno attendere i pronunciamenti definitivi della Magistratura. Ma il problema vero, caro sindaco, è nella assenza di una visione per lo sviluppo sostenibile del territorio e qui le sue accuse non serviranno a spostare l’attenzione da questo “buco nero” ad un dibattito fatto di insulti.

Ancona, 5 aprile 2016

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