Il programma della Rassegna Teatro domenica 17 aprile

Alberto_Manzi_3Serra San Quirico – Scuole da tutta Italia e d’Europa a Serra San Quirico nel nome di Alberto Manzi per la 34^ Rassegna Nazionale di Teatro della Scuola. Domenica 17 aprile le officine teatrali con i bambini di sei laboratori di teatro di comunità del territorio.

 “ALBERTO MANZI: i maestri e la rivoluzione” è il tema al centro della 34^ Rassegna Nazionale di Teatro della Scuola che si terrà fino al 7 maggio a Serra San Quirico (AN).

Organizzata dall’ATGTP, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, la rassegna marchigiana è la più grande kermesse nazionale dedicata al Teatro Educazione, un progetto culturale durante il quale sono presentati gli spettacoli prodotti dalle Scuole di ogni regione d’Italia, e dove si organizzano momenti di confronto e scambio culturale sul Teatro Educazione. Nei 22 giorni della manifestazione, circa 3000 studenti dai 6 ai 18 anni – provenienti da 11 regioni d’Italia e da 4 Paesi europei (Moldavia, Germania, Malta e Grecia) – presenteranno i loro spettacoli, vedranno il lavoro delle altre classi, parteciperanno a laboratori, animazioni, attività di formazione, incontri dedicati ai grandi maestri di ieri e di oggi, ai protagonisti e testimoni di una scuola delle “idee” e di proposte pedagogiche “rivoluzionarie”. Circa 50 gli spettacoli proposti dai 46 gruppi partecipanti, accompagnati da uno staff di 60 operatori teatrali provenienti da ogni parte d’Italia, esperti di teatro educazione, stagisti di scenografia e di comunicazione provenienti da Atenei e Accademie di Belle Arti nazionali.

Ogni anno ispirata ad un personaggio guida, la rassegna 2016 ruota intorno alla straordinaria figura di Alberto Manzi, pedagogista, personaggio televisivo e scrittore italiano, ma soprattutto maestro “rivoluzionario”. Nato a Roma nel novembre del 1924 e morto a Pitigliano nel 1997 a 73 anni, Manzi era un uomo controcorrente con un’etica ferrea, che spesso lo portava in rotta di collisione con dirigenti scolastici e anche televisivi; non metteva voti, non usava libri di testo e faceva lezione di scienze ai bambini anche sui tetti. Il suo programma in Rai, “Non è mai troppo tardi”, in onda dal 1959 al 1968, permise a oltre un milione di italiani di uscire dall’analfabetismo; con un sorriso, un carboncino e i disegni, spiegazioni semplici ed esaurienti, Manzi diventò il maestro di tutti.

foto_spettacolo_2013_scuola superiore Nettuno.telecircusL’opera di Manzi e la testimonianza di chi lo ha conosciuto, sarà l’occasione per parlare di tanti buoni maestri di ieri e di oggi, noti o meno noti, da Maria Montessori a Mario Lodi, dai Maestri di Strada onlus di Napoli a Franco Lorenzoni, maestro elementare nella scuola di Giove in Umbria, all’ex sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, e tanti altri.

Dopo la serata inaugurale del 16 aprile con l’esito della rete dei Teatri di Comunità Junior del territorio, domenica 17 aprile prende vita una officina teatrale aperta a tutti i bambini dei sei laboratori che hanno lavorato nei mesi scorsi, aperto anche a tutti coloro che vorranno unirsi (alle ore 10 ed alle ore 17), con ingresso gratuito. Da non perdere, lunedì 18 aprile l’incontro con le Università, al centro del dibattito “Il teatro educazione e il teatro università, gli alfabeti degli altri”.

Tutti gli appuntamenti della rassegna saranno al Teatro Palestra e ad ingresso gratuito.

Comunicato Stampa di Simona Marini

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