Animavì, Primo Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

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Conferenza Stampa Animavì

È stato presentato oggi a Palazzo delle Marche, Animavì, il primo festival del cinema d’animazione al mondo dedicato specificamente all’animazione poetica e d’autore, che si svolgerà a Pergola (PU), nel suggestivo giardino di “Casa Godio”, dal 14 al 17 luglio. Alla presentazione ha partecipato il consigliere regionale Federico Talè, che ha tenuto ad evidenziare “la rilevanza culturale del Festival, un unicum a livello mondiale, che già da questa prima edizione è capace di coinvolgere personaggi di grandissimo spessore come il premio Oscar Alexandr Petrov, che farà parte della giuria e che ha ideato la sigla e il manifesto della rassegna pergolese, e lo straordinario regista Emir Kusturica, che nel corso di Animavì riceverà un premio alla carriera”. Talè, esprimendo gratitudine agli organizzatori di Animavì, che vanta il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche, ha anche ricordato che “il Festival ha ottenuto nei giorni scorsi la Medaglia di Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Mattarella”.

La direzione artistica di Animavì è del più importante regista italiano di cinema d’animazione: Simone Massi. A condurre le serate sarà Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia. Aprirà il Festival l’attrice e regista Valentina Carnelutti, ospite d’onore e madrina della manifestazione, che presenterà il suo cortometraggio “ReCuiem” (vincitore di numerosi premi in tutto il mondo). Nelle giornate successive l’omaggio sarà invece dedicato ai membri della giuria Umberto Piersanti, Ascanio Celestini e Aleksandr Petrov, tutti presenti nel corso della rassegna.

AnimaviLCinema_animazione_poeticoSedici le opere provenienti da ogni parte del mondo che nel concorso internazionale si contenderanno il Premio Bronzo Dorato per il Miglior Film d’Animazione Poetica: “Feral” di Daniel Sousa, “Chemin Faisan” di Georges Schwizgebel, “Vasco” di Sebastien Laudenbach, “Kali the Little Vampire” di Regina Pessoa, “Nightingales in December” di Theodore Ushev, “Hipopotamy” di Piotr Dumala, “Ursus” di Reinis Pētersons, “The Other Shores” di Vasily Chirkov, “The Song for Rain” di Yawen Zheng, “I Was Two” di Shiva Sadegh Assadi, “A Tale of Longing” di Xin Li, “A Tangled Tale” di Corrie Francis Parks, “Spesso viene sera” di Paola Luciani, ”The Song” di Ines Sedan, “Wiegelied” di Naomi van Niekerk, “It’s Raining” di Anna Shepilova. A questi piccoli capolavori si aggiungono inoltre le otto animazioni inserite nel concorso dedicato alla scuola del libro di Urbino: “D’istante” di Rojna Bagheri, “Certezze” di Pietro Elisei, “I/0” di Laura Fuzzi, “Corale” di Giulia Olivieri, “Le matrici dell’io” di Francesco Ruggeri, “Dasma” di Laura Paja, “Ho imparato a nuotare” di Valentino Marigo, “Sarajevo” di Giacomo Passanisi. Nutrita e variegata la schiera di ospiti musicali: la cantautrice Frida Neri, l’Ensemble Laus Veris (formazione specializzata nell’esecuzione di musica medievale), Giuliano Dottori e il gruppo folk-rock Gang chiuderanno con i loro concerti le quattro serate, scandite anche dalla proiezione delle “Memorie vive” del documentarista Filippo Biagianti.

Animavì, nonostante sia alla prima edizione, vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e presidente onorario del Festival, ai membri del Comitato Promotore: fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski, Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari, Emily Jane White, Emir Kusturica.

“Ho pochissime idee che tuttavia sono chiare, nette, incontrovertibili – sottolinea il direttore artistico Simone Massi -. Nel momento in cui mi si mette a capo di un progetto non mi si può dire come fare, non mi si può chiedere di essere diverso da quello che sono. E dunque Animavì, bello o brutto, non potrà che somigliarmi. Pergola è un piccolo paese che si attraversa in pochi minuti. Il tentativo è quello di portare qui un certo tipo di persone e farle fermare perché qualcosa ce l’abbiamo anche noi e sfugge a una prima occhiata e magari è più importante di quello che sembra”. Il nome del Festival deriva dall’unione di due parole: “anima”, quella che vibra dinanzi a un’opera d’arte e al contempo abbreviazione di “animazione”, e “mavì”, termine caduto in disuso che identificava il colore azzurro chiaro dei pittori rinascimentali.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Silvia Carbone e Leone Fadelli e dall’associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Marche, Fondazione Marche Multimediale, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.

Ufficio Stampa Consiglio Regionale delle Marche

Ancona 7 luglio 2016

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