Burning Ruins: a Terni in scena lo spettacolo heavy metal
Quarta edizione per il “Burning Ruins” di Terni. Lo scorso sabato 9 luglio gli svedesi Dark Tranquillity e gli italiani Novembre hanno incendiato un pubblico già provato dai 35 gradi dell’anfiteatro Fausto.
Prima dei due headliner si sono esibiti gli Organic Illusion, i Bloodtruth ed gli S.R.L.: trio umbro-marchigiano che ha acceso gli animi del pubblico. Tra thrash/groove, brutal ed old school thrash per 3 band valide, che devono solo crescere macinando chilometri e riff.
Nonostante il caldo disumano fosse ancora presente a martoriare i fan, i Novembre hanno fornito una prestazione maiuscola. Una band ormai “ritrovata” con “Ursa” dopo una lunga pausa, tornata a livelli d’eccellenza con il valido “Umana”, “Ursa”, “TriesteItaliana” e “Nostalgiaplatz”, i gioielli di una prestazione elegante e potente. Peccato per l’assenza del chitarrista Massimiliano Pagliuso, ma lo stesso Carmelo Orlando ha voluto tranquillizzare tutti sostenendo che il suo storico “partner in crime” sarà di ritorno dopo un periodo di convalescenza. Ultime due perle regalate ai fan “Annoluce” e “Cold Blue Steel”. Un concerto davvero emozionante e piacevole, vissuto al calare del sole e con una certa poesia che solo il passaggio verso il buio sa dare. Da rivedere in formazione completa, ma sicuramente un live di grande passione.
Dopo un cambio di palco piuttosto lungo (e a tratti inspiegabilmente complesso) l’ora dei Dark Tranquillity si è concretizzata subito con “White Noise/Black Silence” seguite a stretto giro di “plettro” da “Monochromatic Stains” e “The Wonders At Your Feet”. È una band compatta e concreta quella headliner di Terni, una band di veri e propri “professionisti” (detto nel senso stretto del termine), musicisti che sanno esattamente cosa fare e quando farlo. Boato – prevedibile – quando è partito il riff di “Thereln”, così come è stata accolta da una enorme ovazione “The Mundane And The Magic”. Ma il momento di maggiore soddisfazione del pubblico è stato con l’arrivo del “gioiello” “Lethe”, urlata dal pubblico fino a consumare le ultime forze nelle corde vocali. “Non sapevamo quello che stavamo facendo quando abbiamo iniziato a scrivere questa canzone – ha spiegato ai fan Stanne durante la presentazione della canzone – ma era il 1995 ed eravamo davvero giovani…”.
Nodo nuovo album e nuove composizioni: “Non ci sarà nessuna canzone nuova oggi – ha spiegato Mikael Stanne al pubblico – so che è orribile per voi che siete venuti a sentirci, ma vi chiedo di aspettare fino a novembre, quando uscirà il nuovo materiale. Da lì in poi inizierete a sentire il nuovo disco”.
Il nuovo album, che si dovrebbe chiamare “Atoma”, uscirà entro la fine del 2016.
Saverio Spadavecchia@riproduzione riservata