E se il futuro stesse con i Galli, i Celti, gli Etruschi, i Piceni e i Romani ?

Accampamenti Battaglia delle NazioniSassoferrato – Cronaca di un evento più che riuscito, quella sulla prima rievocazione storica della Battaglia delle Nazioni. Evento che si è svolto nell’area intorno al Parco Archeologico Sentinum dal venerdì 29 a domenica 31 luglio. Sommando visite guidate, tour, laboratori, convegni e soprattutto spettacoli e prove, sono state superate le 5mila presenze. Il che conferma quanto l’idea del Comune e della Pro Loco di puntare su Sassoferrato come luogo unico di una battaglia fondamentale per la storia dell’impero romano sia stata un’idea vincente.

Deus ex macchina della manifestazione, il Progetto “Ad Pugnam Parati” che, per mission, non solo coordina le varie associazioni di rievocatori ma le assiste in modo scientifico affinché costumi, armamenti, tattiche, vita quotidiana siano più fedeli possibile alla realtà storica. Un Progetto curato dall’archeologo Gioal Canestrelli e dal fondatore della “Società italiana per gli studi militari antichi” Giuseppe Cascarini  in stretto contatto con i volontari della Pro loco e del Gaaum, il gruppo di appassionati di archeologia locale e la cooperativa Happennines che ha curato tour e visite guidate.
La notte della Battaglia delle NazioniInsieme hanno non solo costruito una manifestazione fedele al racconto di Livio con tutto il pathos della “devotio” del comandante romano Decio Mure, ossia del suo sacrificio sul campo di battaglia ma, coinvolgendo oltre duecento rievocatori venuti dalle città di Pesaro, Fano, Taranto, Bologna, dal Veneto e dall’Abruzzo, realizzato un evento spettacolare. Uomini, donne e ragazzi che si sono rivelati particolarmente cordiali e generosi  nello spiegare a grandi e piccini la battaglia e il modo di vivere degli antichi.

Battaglia delle nazioni - il convegnoUn successo che non sarebbe stato tale senza il grande lavoro dei volontari coordinati dalla Pro Loco di Sassoferrato e dal suo presidente Marco Giulietti. Volontari che hanno curato la realizzazione di “souvenirs” legati al parco archeologico sotto la guida della “Vaseria” e della maestra Umena Pia; proposto menù gastronomici tipici dove spiccava la polenta con il mais ottofile di Roccacontrada; sviluppato un interessante programma “convegnistico” coinvolgendo esperti di alto profilo; perfino costituito un piccolo esercito romano per dare un’impronta tutta sentinate alla rievocazione della battaglia.

Poi se al bilancio dell’evento si aggiunge il fatto di aver attirato l’attenzione e l’interesse di tante altre comunità vicine e Attenti, arrivano i Romani!lontane che nella propria storia hanno trovato un nesso diretto con i contendenti e la logistica della battaglia sentinate, come Civitalba di Arcevia, sede del campo dei Galli, o SSAbbondio fondata da Celti in fuga, ecco crearsi un tour che trasforma i paesaggi dell’Appennino in un libro di storia e si fa pretesto per approfondire il ricco patrimonio archeologico dei suoi paesi.

 Véronique Angeletti@civetta.tv
Fotoreporter della Battaglia Ettore Paolucci
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