XVI Festival Pergolesi Spontini, gli auguri della Vezzali: “Orgogliosa di sostenerlo”

Festival Pergolesi Spontini, la presentazione

Festival Pergolesi Spontini, la presentazione

Jesi – L’onorevole Valentina Vezzali, testimonial della campagna del XVI Festival Pergolesi Spontini “Nati a Jesi come Federico II”, e componente della VII Commissione parlamentare (Cultura, scienza e istruzione), ha partecipato ieri alla conferenza stampa di presentazione del Festival che inaugura a Jesi giovedì 1 settembre alle ore 21 con una grande festa teatrale dedicata al grande Imperatore svevo.

Essere qui è per me motivo di orgoglio – ha detto la campionessa olimpica – Sono felice di poter contribuire con la mia immagine e con il mio lavoro in Commissione Cultura in Parlamento alla crescita di una manifestazione così importante, nella mia città natale. Cultura e sport sono per me scuole di vita, dai sacrifici e dall’impegno nascono grandi risultati”. Un viaggio in musica dal XII secolo ai giorni nostri attraverso l’albero genealogico di Federico II di Hohenstaufen, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia, nato a Jesi nel 1194. Questo il tema della XVI edizione del Festival Pergolesi Spontini, manifestazione internazionale curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini che si terrà dal 1 al 25 settembre 2016 nei teatri e nei luoghi d’arte di Jesi, Maiolati Spontini e altre città della provincia di Ancona, con 15 appuntamenti tra opere, concerti e spettacoli di teatro musicale. Filo conduttore del Festival, il titolo “Vento di Soave – Papi, Imperatori, armi e amori sotto l’Aquila sveva”, con la citazione dal Paradiso della Divina Commedia di Dante che dichiara l’omaggio alla stirpe degli Hohenstaufen, alla quale appartenne Federico II.

Percorrendo l’albero genealogico di Federico, spettacoli e concerti evocano i personaggi della sua famiglia: suo padre Enrico VI è tra i protagonisti di Agnes von Hohenstaufen, il capolavoro di Spontini; sua madre Costanza d’Altavilla “che del secondo vento di Soave / generò ‘l terzo e l’ultima possanza” si racconta ne “Il volo dell’aquila”; a suo nonno Ruggero II riportano le liturgie per la Cappella reale di Sicilia e la vicenda di San Guglielmo, Duca d’Aquitania che sostiene l’Antipapa Anacleto II contro il legittimo Papa Innocenzo I. Suo figlio Enzo è il protagonista della giovanile opera di Respighi; l’altro figlio Manfredi appare, insieme con un’ipotetica sorella di madre musulmana, nel Die Sarazenin, libretto incompiuto di Wagner.

Nell’età compresa tra il Barbarossa e il secondo Federico, cavalieri, trovatori e clerici vagantes cantano canzoni, e tra esse iCarmina Burana, che Carl Orff rese famosi nel XX secolo. Le laudi francescane dei “joculatores domini” chiamano in causa un frate assai vicino all’Imperatore, Elia da Cortona, compagno e successore di San Francesco.

Teatri storici, piazze, chiese, chiostri ed eremi si riempiono di musica, in un viaggio che copre lo spazio temporale tra il XII Secolo e i giorni nostri: il repertorio sacro e profano dei secoli XII e XIII sotto gli alberi di Serra de’ Conti e di Castelbellino, i capolavori pergolesiani nel settecentesco Teatro Pergolesi a Jesi e sotto le volte della Basilica di Loreto, le pagine dell’Agnese – nell’edizione italiana voluta nel 1954 da Francesco Siciliani, il grande organizzatore musicale scomparso vent’anni fa – nel cortile della casa di Spontini nella natia Maiolati, il Re Enzo di Respighi nell’elegante architettura della chiesa di San Floriano oggi Teatro Moriconi, La Saracina di Wagner – divenuta cunto di pupari siciliani – nel bellissimo teatro di Montecarotto, “Il volo dell’aquila” nella piazza jesina dove l’imperatore è nato e dove si attende l’inaugurazione del nuovo museo dedicato a lui.

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini

Tel. 0731.202944, www.fondazionepergolesispontini.com

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