Fiera cavalli, un tuffo nel passato alla ricerca delle origini

Fiera cavalli, edizione 1973

Fiera cavalli, edizione 1973

Cantiano – Le origini della fiera di Chiaserna si perdono nel tempo, di certo sappiamo che fino agli anni Sessanta del secolo scorso ricadeva il lunedì successivo alla terza domenica di settembre, giorno della “Madonna delle Candele” che ancora oggi viene ricordata come festa sacra paesana. Verso la fine degli anni Sessanta con l’istituzione dell’Azienda speciale del Catria, consorzio costituitosi inizialmente con le Università agrarie di Chiaserna e Frontone e successivamente ne sono entrati a far parte sia il Comune di Cantiano che altri enti che hanno le loro proprietà nell’area del massiccio del monte Catria. Nel territorio del comune di Cantiano per tradizione vi erano moltissime unità familiari che praticavano la professione del mulattiere, professione che ancora oggi esiste in modo molto consistente in rapporto ai paesi limitrofi. Il fatto che nel nostro comune risiedevano moltissimi mulattieri, ha comportato da sempre allevare il cavallo per il lavoro someggiato che per la produzione di muli, e quindi nel comune di Cantiano vi era e vi è ancora un alto numero di piccoli allevatori di cavalli che nel periodi di alpeggio venivano inviati ai pascoli montani.

Fiera cavalli, edizione 1977

Fiera cavalli, edizione 1977

Con la costituzione dell’Azienda speciale consorziale del Catria la prassi dell’alpeggio è stata istituzionalizzata programmando l’attività in base alle leggi forestali per il pascolo di alta quota e per l’alpeggio gli animali vengono fidati all’azienda e il periodo segue le regole ed indicativamente, anche secondo l’andamento delle stagioni, decorre a partire dall’ultima domenica di maggio fino alla seconda domenica di ottobre. Questo fatto ha suggerito agli amministratori in accordo con gli allevatori di spostare la fiera di Chiaserna dal lunedì successivo la terza domenica di settembre al secondo week end di ottobre in coincidenza della fine dell’alpeggio e quindi riportare a valle gli animali dando così agli allevatori la possibilità di commercializzare il loro prodotto. Questo ad iniziare dalla fine degli anni Sessanta e tutt’oggi ancora viene praticata questa tradizione, tradizione che nel tempo ha portato delle grandissime innovazioni fino ai nostri giorni dove l’evento è capace di calamitare migliaia di visitatori che hanno la possibilità di approfondire il discorso cavallo sotto le più svariate sfaccettature, ovvero in chiave turistica, agonistica, d’allevamento e da lavoro.

da cavallodelcatria.net