Marco Beci, la morte di un uomo che non sapeva essere un eroe

Pergola – Da quel 12 novembre 2003, quando, nella strage di Nassiriya, in Iraq, un’esplosione distrusse un blindato in cui oltre ai militari viaggiava un operatore civile marchigiano, sono passati 13 anni. Persero la vita diciannove italiani, 9 iracheni. Tra di loro anche un pergolese, Marco Beci, padre di tre figli piccoli, Vittoria, Giacomo, Maria Ludovica, era operatore per conto del Ministero degli Esteri di un progetto di ricostruzione dell’ospedale e dell’acquedotto.

Un uomo semplice che con la sua laurea voleva regalare serenità ad un mondo che non lo era. Per chi vuole sapere di più di Marco Beci, suggeriamo l’acquisto di due libri. Uno scritto dal pergolese Giuseppe Milito, il suo amico d’infanzia che parla del ragazzo diventato uomo. Un altro scritto dalla penna sensibile di Vincenzo Varagona, che si sofferma su come Marco Beci, da uomo, senza saperlo, prima ancora di morire alla ricerca di una sede per lavorare sul progetto del Ministero, era già di fatto un eroe.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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Marco Beci grande uomo”  di Giuseppe Milito,  Editore Digital Center – Associazione Culturale “Pergola Nostra”, 8 euro, disponibile presso la Libreria Guidarelli di Pergola.
La rivisitazione di una vita, con i suoi problemi, i suoi ideali e progetti di aiuto e dedizione agli altri che Giuseppe Milito, amico fraterno di Marco, ha voluto ripercorrere, sul filo dei ricordi, gli incontri, i colloqui, gli avvenimenti, le tappe della sua breve esistenza. 

 

 

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Morire a Nassiriya, Marco Beci, un italiano a servizio del mondo”, del giornalista Rai Vincenzo Varagona, Paoline Editoriale Libri, 2014, 224 pagine

Testimonianze di amici, colleghi e racconti del suo lavoro come operatore di pace. 

 

 

 

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