Un’Aquila dei Sibillini nel parco della Gola della Rossa e di Frasassi

Rebecca l'aquila dei Sibillini ricoverata al Cras dek WWF di GengaGenga – Si chiama Rebecca. Le hanno dato il nome i bambini della scuola di Visso. Un nome femminile per un’aquila che, in realtà, è maschio. Nel 2000 perse definitivamente un pezzo d’ala, ferita dal fucile di un cacciatore di Bolognola. Curata dal Centro Recupero Rapaci di Genga del Wwf è rimasta nel Parco della Gola della Rossa e di Frasassi per dieci anni, poi trasferita, nel 2010, in una grandissima voliera nel cuore dell’area faunistica di Castelsantangelo sul Nera nel Parco dei Sibillini. Oggi, purtroppo, è di nuovo a Genga.

Il terremoto – racconta Jacopo Angelini, presidente Wwf, responsabile del Cras – ha distrutto tutto. Non solo enormi massi sono caduti sulle strutture del parco distruggendo la sede ma gli uccelli, tra cui Rebecca, hanno rischiato di morire affogati per le acque delle sorgenti del fiume Nera. Gli animali tuttora sono terrorizzati perché la terra continua a tremare. Stiamo iniziando a contare gli animali selvatici che hanno perso la vita nel sisma. Nel crollo che ha coinvolto il monte Bove, temiamo che la popolazione di un centinaio di camosci appenninici, reintrodotti pochi anni fa, siano tutti morti. Questa Aquila – conclude – deve essere il simbolo di rinascita del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e spero che presto nei prossimi mesi possa ritornare a Castelsantangelo sul Nera.”

Véronique Angeletti@civetta.tv

 

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