Fabriano – A regime cambieranno il nostro quotidiano ma prima di tutto possono dare nuova linfa alla nostra economia. Sono le invenzioni presentate lunedì 12 dicembre ad Expo Brevetti 2016. Un salone organizzato da Mar.bre, studio fabrianese di consulenza in proprietà industriale, giunto alla sua seconda edizione, che si presenta essenziale nella sua formula – incrocia idee ed imprese – e fondamentale per stimolare nuove opportunità produttive.

Va detto che l’evento in sé non è nuovo. Parigi e la sua foire des inventions ci punta dal 1901, ma svolgendosi a Fabriano ed in collaborazione con Fondazione Aristide Merloni ed Intesa San Paolo, dà nel caso di incontri felici un orizzonte pratico di quelli fatti di business plan, di piani di produzione e soprattutto di commercializzazione partendo da invenzioni brevettate.

Il che fa di Fabriano, l’asset ideale per tale iniziativa. L’evento dopotutto si svolge nella città simbolo della produzione della carta, degli elettrodomestici innovativi nella concezione e nel design, perno di un comprensorio che in questi ultimi cinquanta anni ha sviluppato distretti industriali con tanto di infrastrutture, know how e maestranze consapevoli che scalare i mercati richiede nuovi prodotti. Prodotti corredati da brevetti che danno quella decisiva plus value all’iniziativa di Mar.bre.

In tutto sono cinquanta le idee che sono salite alla ribalta all’Expo Brevetti 2016. Cinquanta tavoli nel grande salone del ristorante “La Rosa Nera” dove gruppi imprenditoriali, consulenti, associazioni, istituzioni sono entrati in contatto con inventori, professionisti, spin-
off, start-up, incubatori ed università. Insomma con il meglio dell’innovazione maturata dall’esperienza ma anche dalla ricerca universitaria.

I brevetti spaziano in tutti i settori ed ognuno sembra avere la capacità di sviluppare un prodotto in grado di bussare con successo alle porte del mercato globale.

Dominano invenzioni brevettate nel settore meccanico del “bianco” che propongono di migliorare piani cottura, banchi frigo, asciugabiancheria, purificazione dell’aria o cappe. Idee che aiutano anche la vita dei disabili come la sedia a rotelle con sedile sollevabile, un sistema di monitoraggio e assistenza alla deambulazione, un dispositivo per il sollevamento di una persona dalla posizione seduta a quella eretta.

Molte proposte invece appartengono al campo medicale e farmaceutico e vanno da un nuovo metodo diagnostico per la rilevazione precoce del cancro del colon-retto all’estrazione di frutti di fragole con alta capacità antiossidante per il trattamento e la prevenzione dei leiomiomi uterini
od ancora la cura e la prevenzione dell’osteoporosi con l’irisina od una miscela probiotica per un’ottima colonizzazione dell’intestino. Particolarmente interessanti prodotti che intrecciano biomedica ed elettronica. Nascono apparecchiature per l’allenamento dell’equilibrio o dispositivi per la valutazione indiretta dell’insorgenza di stati di riduzione delle capacità cognitive. Anche nell’edilizia ci sono belle novità, sia sui serramenti sia nel calcestruzzo o nel solaio. Anche se è nel reparto tessile che il salone Expo Fabriano si è rivelato portatore sano di
innovazione con la proposta di un tessuto schermante da onde elettromagnetiche.

La lista non è ovviamente esaustiva ma illustra bene quanto le “idee in cerca di attore” – slogan azzeccatissimo della manifestazione – fossero tante e di qualità, soprattutto in un momento in cui le Marche, che da un lustro non smettevano di parlare del turismo come dell’economia alternativa, hanno bisogno più che mai di compattarsi intorno alla solida realtà del manifatturiere e dei servizi.

Véronique Angeletti@civetta.tv