Castagnole di casa con miele sentinate

Paesaggio Sassoferrato - Monte StregaSassoferrato – Spesso ci si dimentica che il Carnevale inizia proprio il 17 gennaio, il giorno in cui si festeggia Sant’Antonio, e dà il via a libazioni a base di castagnole ricoperte di zucchero o di miele. Non è dunque un caso se alla festa di Sant’Antonio Abate con la benedizione degli animali organizzata da Musi Pelosi onlus il 22 gennaio scorso, annullata purtroppo per mal tempo, fosse stata invitata l’Associazione Apicoltori del Sentino. Una nuova associazione, nata a settembre 2016, riservata al miele prodotto da api che ronzano nel sentinate.

Il miele: un dolcificante naturale, conosciuto fin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà e i grandi benefici per la salute e che, a seconda Paesaggio Sassoferratodel tipo di fiore da cui viene succhiato il nettare, si diversifica in sapore, odore, colore, cristallizzazione e proprietà. “A Sassoferrato – spiega Vilberto Mancini, il presidente di AAS – produciamo il millefiori perché le api prelevano il nettare da svariati fiori. Abbiamo un prodotto particolare dovuto ad un sapore particolare direttamente legato alla geografia di Sassoferrato.” Insomma il miele sentinate è speciale perché è il prodotto di un paese di alta collina e di montagna dove nascono e crescono fiori che hanno fragranze e profumi che lasciano nel miele tipici sapori floreali, fruttati, vegetali od aromatici.

Siamo dodici soci – prosegue – ed il nostro obiettivo principale è valorizzare il miele di Sassoferrato, renderlo con un bollino identificabile così il consumatore diventa consapevole dell’alta qualità del prodotto che compra. E poi – aggiunge – vogliamo con la nostra associazione dare il nostro contributo a salvare l’impollinazione.

Paesaggio SassoferratoUna battaglia per la biodiversità, il futuro delle specie animali e dell’alimentazione umana. “Senza le api – spiegano i soci – potrebbe scomparire la maggior parte delle piante esistenti. Se non ci sono più impollinatori, spariscono i frutti. Di conseguenza – insistono – salvare le api è salvare il futuro dell’alimentazione dell’uomo.

I dodici del miele di Sassoferrato hanno traguardi ambiziosi che vanno al di là della semplice vendita del loro miele, ma sono decisi a dare un loro concreto contributo per influenzare una semina variegata, con metodi naturali e senza insetticidi e anche distinguere il loro prodotto che è puro, senza aggiunta di coloranti, di conservanti e di prodotti provenienti da paesi lontani.

MieleNessuno di noi – concludono –possiede tante arnie come gli apicoltori soprattutto della costa ma tutti insieme abbiamo un volume di api che sono fondamentali per il nostro ambiente e che vogliamo siano sempre più importanti sopratutto considerando che l’anno scorso, per varie e tante ragioni, la produzione totale nelle nostre zone si è ridotta di oltre 50 %.”

Ecco perché vale la pena che ognuno di noi, sulle castagnole di questo Carnevale, versiamo un buon miele nostrano fino a ricoprirle e che, d’ora in poi, facciamo attenzione al barattolo che abbiamo appena comprato. A proposito, lo sapevate che il miele non va mai a male e che solo quello d’acacia rimane liquido ?

Véronique Angeletti@civetta.tv

Per saperne di più…

Tempo di Castagnole, tempo di Miele prodotto nelle Marche