Aperte le prenotazioni: 6 ambulatori gestiti dal privato Villa Montefeltro

Daniele GrossiSassocorvaro –  ” Al Lanciarini, non si sta scrivendo una nuova pagina della storia della sanità pubblica ma la cronaca del ripristino di servizi e di ambulatori dopo diciotto lunghi mesi d’interruzione. Quegli stessi – con uno in più – assicurati fino al 31 dicembre 2015 dalla società mista pubblica privata Montefeltro Salute oggi garantiti da Villa Montefeltro.” Nonostante l’accredito dato dalla regione e l’inaugurazione prevista per il 17 febbraio, ancora incrocia le dita il sindaco di Sassocorvaro, Daniele Grossi. Tuttora non riesce a capire come si siano persi così tanto tempo e  soldi.
“I pazienti sono stati costretti ad andare in Romagna o in Toscana, il vuoto di servizi è stato tale che si è esaurito il budget regionale della mobilità passiva già il primo mese del 2016.” Amareggiato ripensa all’altalena di delibere, determine, annunci, richieste legate alla burocrazia o all’eccesso di zelo che hanno accompagnato l’iter del cambio di gestione e chiuso l’esperienza Montefeltro Salute senza dare una data certa all’entrata operativa del nuovo soggetto che, oggi,, si chiama Rete d’Impresa Villa Montefeltro.
Nato a settembre 2016 è il primo gruppo nelle Marche di assistenza sanitaria per gli acuti. Riunisce le case di cura Villa Verdi di Fermo, Villa San Marco di Ascoli Piceno, Villa Anna e Stella Maris di San Benedetto che hanno pilotato su Sassocorvaro, ragione fondamentale della nascita di questa rete d’impresa con soggettività giuridica, i loro posti letto e anche i budget, dunque senza costi per la Regione. L’Ad non è altri che il presidente regionale dell’Aiop Marche, acronimo di associazione ospedalità privata regionale, Antonio Romani, che amministra un gruppo forte di 300 dipendenti ed ha la disponibilità di 192 liberi professionisti.
Le prenotazioni sono già possibili dal 13 febbraio tramite il cup di Pesaro per prestazioni di oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, flebologia, dermatologia, cardiologia con un attività di day surgery per le quattro prime specializzazioni. Gli ambulatori saranno aperti mattina e pomeriggio dal lunedì al venerdì e il day surgery dal lunedì al sabato.
Capitolo chiuso dal lato privato, Daniele Grossi si può concentrare sulla parte “pubblica” del Lanciarini. È nella stessa identica barca di Cagli se non peggio. Esige un efficace punto di pronto intervento, un potes potenziato ai bisogni del Montefeltro, il ripristino dei posti letto di lunga degenza.
Chi vive nel Montefeltro in caso di saturazione dei posti letto all’ospedale di Urbino viene trasferito a Pergola e spesso deve rifiutare il ricovero perché troppo lontano e la viabilità è quella che è.” Una distanza che per le pompe funebri spiega la maggiorazione dei costi del funerale di un’anziana di Carpegna morta nel reparto di lungodegenza del Santi Carlo e Donnino. E poi c’è la proroga. Quella data dal presidente Ceriscioli a Cagli e Sassocorvaro.
“Se la politica l’ha concessa – afferma Grossi – è perché siamo costretti a controllare tutte le comunicazioni interne e discutere con la direzione sanitaria sul motivo per cui si tolgono reperibilità, turni e mansioni.”
È la delibera 735 sulla riforma del sistema sanitario a continuare ad essere il suo cruccio.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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