Stop al pesce fresco su tutta la costa marchigiana, ecco i codici delle provenienze

Ancona-tipicita_1Mare Adriatico – Da domani, 28 agosto, scatta il fermo biologico della pesca che si estende da Porto San Giorgio a San Benedetto. Pertanto , dopo quello scattato a fine luglio per Pesaro e Ancona, stop al pesce fresco su tutta la costa marchigiana. Ad annunciarlo è Coldiretti Impresapesca. Il fermo biologico durerà fino all’8 ottobre. Secondo quanto assicurato a livello istituzionale si tratterà dell’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula che si è manifestata fallimentare, ricorda Coldiretti Impresapesca. L’auspicio è che dal 2018 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie. Con il blocco totale delle attività, aumenterà come sempre il rischio di ritrovarsi nel piatto pesce straniero. Per effettuare acquisti made in Italy di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è, laddove possibile, di acquistare direttamente dal pescatore, specie da quelle attività non interessate dal fermo, o, se da un’attività commerciale, di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).

Ufficio stampa Coldiretti

Massimiliano Paoloni

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