Indagati 53 dirigenti della regione Marche: danni per 121 milioni di euro.

Regione Marche – Prospettato reato di abuso d’ufficio per 53 dirigenti della regione Marche a termine di un indagine lunga 18 mesi della Guardia di finanza di Macerata coordinata dalla procura di Ancona. Dal 2008 al 2014, avrebbero “stabilizzato” dunque assunto a tempo indeterminato 776 persone nel settore della sanità inquadrati precedentemente con contratti co.co.co o lavoratori socialmente utili o a tempo determinato senza concorso pubblico oppure predisponendo bandi scritti sui requisiti “fotografati”. Ossia copiati sui requisiti che effettivamente possedevano i lavoratori che hanno ottenuto il posto. L’assunzione non avrebbe – secondo la Finanza – rispettato la norma costituzionale che prevede l’ingresso alle dipendenze della pubblica amministrazione per concorso. Per gli investigatori, il danno ammonterebbe a oltre 121 milioni di euro. Denunciati anche 12 dipendenti perché avrebbero “attestato falsamente in atti il possesso di requisiti in realtà non posseduti”.

Per il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli: “I fatti non riguardano questa amministrazione perché sono molto antecedenti all’insediamento di questa Giunta avvenuto nel 2015. Tuttavia abbiamo deciso immediatamente di istituire una commissione di indagine interna per appurare eventuali irregolarità negli atti posti in essere dal 2008 al 2013. La Regione Marche approfondirà ogni aspetto perché laddove fossero confermate ipotesi accusatorie è evidente che sarebbe stata lesa come Ente e si riserva, quindi, di costituirsi parte civile nell’eventualità in cui dovesse esser promosso giudizio penale”.

La redazione di Civetta.tv

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