ScheggiAcustica trionfa in centro storico e si appresta al gran finale

SA2018 CentroStorico Piu03 phValerioLupiniScheggia – E’ un trionfo quello raggiunto da ScheggiAcustica 2018, in procinto di vivere il gran finale a coronamento di una nona edizione da record e “brividi”. Quelli delle più intime emozioni che, nella riuscita esaltazione dei Luoghi da Ascoltare protagonisti del festival, hanno fatto vibrare un pubblico sempre partecipe e coinvolto “in prima linea” nelle performance degli artisti alla Badia di Sitria e al Monastero di Fonte Avellana. E quei brividi più “movimentati” e “disimpegnati” provati nei luoghi del centro storico di Scheggia, dove giovedì sera l’indomabile bluesman sardo Francesco Piu ha esaltato i presenti e ospitato vari fuoriprogramma di grande impatto, che hanno coinvolto anche il chitarrista eugubino Maurizio Pugno, salito sul palco per un’improvvisata esibizione comune. Stasera (venerdì 31 agosto) sarà ancora il centro storico protagonista del gran finale grazie allo spassoso e funambolico Trio CasaMia, che proporrà “Ciccio perdona, il Trio no”, la geniale miscela di colonne sonore, sigle, jingle e stacchi più o meno famosi e orecchiabili specialità dei tre musicisti siciliani, già protagonisti molto apprezzati nella sezione “ScheggiaPop” in orario da aperitivo giovedì sera prima del concerto blues e rock di Piu. Prima di loro, invece, venerdì alle 18.30 l’aperitivo sarà accompagnato dal progetto musicale di Massimiliano Galli e i Rumori dal Fondo, in arrivo da Milano.

SA2018 CentroStorico Piu02 phValerioLupiniSA2018 CentroStorico Piu01 phValerioLupiniTornando a giovedì sera, ha emozionato anche il ricordo tributato da Mattia Pittella a Giulio Pierotti, il batterista scheggino venuto a mancare prematuramente lo scorso giugno e che negli Anni 90 fu il primo maestro proprio del direttore artistico di ScheggiAcustica, che a Giulio ha così dedicato l’intera serata. Piu, dal canto suo, accompagnato alla batteria dal giovane e talentuoso Giovanni Gaias, anche lui sardo, è stato autore di una performance musicale sempre all’altezza dell’alta qualità ricercata. Anche quando, improvvisando, ha saputo girare in acustico in mezzo al pubblico del festival, coinvolgendolo ancora di più e portando in prima linea, oltre al collega Maurizio Pugno, anche alcuni giovanissimi. E pure con il TrioCasamia la garanzia di trascinamento e divertimento sembra assicurata, visto quanto messo in mostra in “ScheggiaPop”. Il “tutto esaurito” di ScheggiAcustica 2018 ha di nuovo portato a compimento la “mission” del festival in quattro giornate, da martedì 28 a venerdì 31 agosto, di straordinaria “fusione” tra stessi musicisti, il pubblico e i “palchi” d’eccellenza selezionati tra l’Umbria e il Parco del Monte Cucco a Scheggia e Sitria e nelle Marche, con il Monastero di Fonte Avellana new entry assoluta e davvero gradita da chi ha colto l’occasione per godersi i concerti mattutini alla prestigiosa Sala dello Scriptorium e quello serale di martedì con i Choro de Rua che hanno fatto assaporare i ritmi del Brasile nella Sala Bellenghi. La magica serata vissuta mercoledì alla Badia di Sitria con l’ArtSoul della cantautrice irlandese Loah, affiancata dalla sorella Fehdah anche nello straordinario fuoriprogramma che le ha viste esibirsi senza amplificazione sublimando l’acustica senza pari della millenaria abbazia, è stata l’ennesimo esempio di quanto e come ScheggiAcustica emozioni e riesca a miscelare senza distanze luogo, artisti e pubblico.

La nona edizione del festival, andata ancora una volta oltre le aspettative soprattutto per il coraggio di osare e di innovare una volta di più in una proposta musicale che resta comunque di elevato valore qualitativo e culturale, rilancia dunque tutte le ambizioni future per quella che nel 2019 segnerà un primo traguardo storico, per il quale organizzatori, partner e staff sono già al lavoro. La “decima” si annuncia già come imperdibile…

Addetto stampa Gianluca Marchese