Frasassi rivoluziona con iGuzzini la sala delle candeline e omaggia gli scopritori

Targa commemorativa
Genga – Storia e tecnologia, ci sono novità nel cuore delle Grotte di Frasassi.  Uno sguardo al passato, con targhe commemorative all’entrata della “Grotta del Vento” e, uno verso il futuro, con un innovativo impianto luminoso nella “Sala delle Candeline”. Con le prime, il Consorzio, rende omaggio, dopo 47 anni, al coraggio di chi ha scoperto il complesso ipogeo e celebra la risolutezza di un consiglio comunale che, sfidando tutti, ne ha fatto un polo turistico;  mentre il secondo è un sofisticatissimo balletto di luce con cui svela come saranno le grotte di domani. Idee di cui si parlava da anni e che si sono concretizzate in occasione del congresso mondiale delle grotte turistiche dell’Isca, l’associazione che ha sede a Genga e mette in rete 150 grotte turistiche dei cinque continenti. 
 
«Intanto meno male che non è una lapide ma una targa» scherza l’anconetano Fabio Bentivoglio. Un modo soft di ringraziare e di sottolineare la fuga del tempo. Nel ’71, aveva 17 anni e, seppur, faceva parte da poco del Cai del capoluogo regionale, era nella squadra di supporto a chi, quel 25 settembre, si calò nell’abisso. Sulla targa commemorativa, incisi nella pietra ci sono tutti e venti esploratori e Rolando Silvestri, lo scopritore del foro d’ingresso, allora 18 enne. Sono commossi ma chi lo è di più sono i famigliari dei tre speleologi scomparsi: Riccardo Bartolucci, Roberto Ragaglia Roberto e Pietro Pazzaglia. 
Chi svela le targhe sono Barbara e Giulia, la figlia e la nipote di Coriolano Bruffa, il primo presidente del Consorzio. E’ a lui, l’uomo che si fidò dei ragazzi esploratori e trascinò la civica assise nella sfida “Frasassi”, a cui è dedicata la seconda targa. Mentre la terza immortala i nomi di tutti i consiglieri. 
 
WhatsApp Image 2018-10-13 at 15.23.04«L’innovazione, l’internazionalizzazione e il networking tra le grotte turistiche sono i temi che le 43 delegazioni affronteranno in questa assemblea  mondiale – spiega Riccardo Strano, il vicepresidente del Consorzio Frasassi, nominato  “chairman” dall’Isca a garanzia dei lavori e delle elezioni interne.  «I sistemi di ultima tecnologia – spiega – consentiranno di migliorare il servizi anche marketing oriented e, con la digitalizzazione dei sistemi, di essere al passo con la rivoluzione “smart”.». 
 
Rivoluzione che il Consorzio ha già innescato a Frasassi avviando con la recanatese iGuzzini un laboratorio sperimentale di progettazione nella “Sala delle Candeline”. «Variando l’intensità luminosa e regolando la temperatura del colore – precisa Marco Giraldi, key projects specialist  iGuzzini, azienda che ha anche risolto i problemi d’aria umida e sulfurea – abbiamo evidenziato le volumeterie esaltando scene e dettagli. » Il risultato è straordinario. Le luci migliorano la narrazione delle guide e rendono la visita esperienziale. Il che se applicato a tutto il complesso ipogeo stimolerebbe anche a chi già conosce Frasassi a venire di nuovo visitare le sue grotte. 
Véronique Angeletti@civetta.tv