L’errore di Pergola di non far parte del G9 dell’Area Interna Appennino Basso Pesarese

Pergola Unita - Stefano Cuccaroni e Simona Guidarelli Pergola – A proposito degli 600.000 euro per le scuole dei nove comuni che hanno aderito alla Strategia Nazionale Aree Interne, di cui fanno parte i comuni di SSAbbondio, Frontone, Cantiano, Cagli, Acqualagna, Piobbico, Apecchio, Sassoferrato ed Arcevia reagisce l’opposizione di Pergola. 

“Nelle carte della convenzione – spiegano Stefano Cuccaroni e Simona Guidarelli -, c’è anche il nostro Istituto comprensivo “G. Binotti” (che ha la sede principale a Pergola) ma saranno solo le sezioni di Frontone e Serra Sant’Abbondio a ricevere i finanziamenti. Un vero, grande peccato che va a penalizzare i ragazzi che sono il futuro della nostra città.

Nelle scuole coinvolte infatti verranno completati e ammodernati laboratori e attrezzature, verranno rafforzati i percorsi per l’alternanza scuola-lavoro, verranno attivati anche nuovi servizi e nuove attività formative con l’obiettivo essenziale di ridurre le difficoltà di apprendimento degli alunni. Un’altra misura importante sarà quella al “Contrasto alla dispersione scolastica” per fornire e potenziare le competenze aggiuntive ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie in determinate aree tematiche: lingua inglese, musica, teatro, recupero deficit formativi.

Questa sciagurata scelta di rimanere fuori dalle Aree Interne graverà su tutti i cittadini pergolesi e l’amministrazione Pergola nel Cuore – Fratelli d’Italia ha tutte le responsabilità politiche di questa decisione.

Un altro esempio eclatante è quello che riguarda il comune di Acqualagna che con i fondi delle Aree Interne ha addirittura realizzato un museo tutto dedicato al tartufo. La locale amministrazione infatti ha inaugurato un Museo sensoriale di ultima generazione, che arricchisce la loro fiera del tartufo e ci distacca per progettualità e lungimiranza.

A Pergola la grande novità della fiera dell’edizione scorsa, lanciata da Baldelli come una straordinaria scoperta archeologica, è stato un panino. Sembra una barzelletta, ma invece è tutto vero: ad Acqualagna hanno inaugurato un nuovo museo, a Pergola un panino!

Oltre alle situazioni sopracitate e alle risorse perse destinate alla viabilità e all’istruzione (Cagli con il suo teatro raggiunge un respiro internazionale), con il progetto Aree Interne abbiamo perso l’opportunità concreta di fare rete con i comuni a noi vicini.

Già immaginiamo la replica di Baldelli, che tornerà a giustificarsi con la solita bufala che il progetto Aree Interne vuole chiudere gli ospedali.

Su questo tema Baldelli cerca come sempre di confondere le acque estrapolando in sostegno alle sue tesi mistificatorie una sola frase da un testo di ben 69 pagine che spiega la strategia nel suo complesso (l’accordo di partenariato della strategia 2014 – 2020, nello specifico la parte che riguarda l’aspetto della sanità va da pag. 34 a 37) e chiarisce che gli obiettivi sono proprio contrari a quello che dice Baldelli, mirando alla tutela dei servizi e a frenare lo spopolamento, cosa di cui Pergola avrebbe proprio bisogno visto che in questi ultimi 9 anni ha perso circa 500 abitanti.

La verità è che Francesco e Antonio Baldelli hanno fatto questa scelta sacrificando Pergola per le proprie opportunità elettorali.

E su questo ormai non è possibile fare piroette politiche, come i Baldelli ultimamente ci hanno abituato, anche sulla questione ospedale passando dal policentrico spinto alla richiesta di area disagiata. Chi ci rimette sono purtroppo i pergolesi, soprattutto i più giovani.”

Comunicato Stampa dei consiglieri di opposizione eletti nella lista di Pergola Unita.

Sostegno psicologico e inglese con docenti di madre lingua: la scuola delle aree interne