No! Decisamente non siamo solo numeri

tessera sanitaria 2Certo che le statistiche sono proprio strane.

Se le prendi tali e quali sono lapidarie. Una serie di dati, messi in fila, a cui i tecnocrati affidano il pieno potere. Perché a questi numeri danno il diritto di decidere se sei dentro o se sei fuori; se un servizio si mantiene o se lo si annulla. Sono così importanti da essere l’essenza stessa delle riforme, delle riorganizzazioni, delle deframmentazioni. Insomma di tutte quelle manovre – perché non sono degne di chiamarsi politiche – che fanno di alcuni comprensori territori di serie A e di altri, aree svantaggiate.

Eppure queste statistiche sono solo numeri. E dietro a questi numeri ci sono persone, vite, ci sono cittadini che non sono numeri.

E proprio perché noi non siamo numeri, che Comitati e Sindaci scendono in strada e protestano anche lì dove c’è un Carnevale o un taglio del nastro. Perché dietro a questi numeri – troppo “esigui” per i tecnocrati della sanità europea, nazionale, regionale – c’è la gente vera. Come quella gente che ha deciso di vivere nell’Appennino dove le strade a volte sono solo un trait d’union tra le buche, e curve e saliscendi sono  il bello dei paesaggi. Gente che ha bisogno di servizi sanitari come chi vive ammassato sulla Costa e gode di un ospedale ogni tre chilometri. Il diritto di chi ha scelto di far crescere la sua famiglia nell’entroterra e sa che è importante che sulla carta d’identità dei propri figli sia scritto Nato a Fabriano.

Véronique Angeletti@Civetta.tv

 

 

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