L’Appennino ferito al centro di “Rinasco”, voluto dall’ambasciatrice Unesco Francesca Merloni

Svelati i Padiglioni che animeranno dal 10 al 15 giugno la città di Fabriano in occasione della XIII Conferenza delle Città Creative UnescoLa rete che riunisce i Comuni che vedono nella Creatività un fattore strategico di sviluppo. Padiglioni meravigliosamente densi di racconti veri e scrigni di riflessioni futuribili che, nel loro strascico, lasceranno quelle scintille in grado di dare altre logiche ed altre dinamiche al futuro delle comunità che si lasceranno coinvolgere. Conferenza che trasforma Fabriano in un laboratorio a cielo aperto.

Prima di tutto occupando i luoghi storici della Città del Gentile con i 7 Padiglioni della Creatività. Rappresentano le categorie del Network Unesco e sono nello stesso tempo un invito a viaggiare attraverso le Creatività delle città italiane e le iniziative che hanno con altre città nel mondo e che rendono così vitale il Network delle città creative Unesco. Per idearli, architetti, ingegneri, progettisti hanno dunque collaborato attivando le idee delle città creative italiane.

Oltre ai Padiglioni dedicati alle categorie della Creatività, c’è “Rinasco” al Palazzo del Podesta fortemente voluto dall’ambasciatrice Francesca Merloni e dalla Fondazione Aristide Merloni.  Uno spazio dedicato alla narrazione dei luoghi che cercano di reagire in seguito ad eventi catastrofici. Progetta lo studio Archisal di Ancona con Rossella Vasta. Studio archisal

<<Le stanze sono trasformate in ambienti neoplastici – spiega lo studio di Ancona – proiettando il visitatore in una dimensione tridimensionale, incerta e causale, così da immergersi nelle realtà che ha di fronte e assimilando il concetto della rinascita e dell’antifragilità>>.

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Particolare attenzione sarà riservata al cuore ferito della Terra: le comunità terremotate, le città di guerra, le città colpite da disastri naturali o dalla mano dell’uomo. Il focus sarà sulle Terre d’Appennino (terremoto 2016), sulla città dell’Aquila (terremoto 2009), su Mosul (città simbolo dell’Unesco per la ricostruzione), su Palmira, su Aleppo, in una stretta collaborazione con gli Atenei italiani che stanno sviluppando progetti di cooperazione internazionale (IUAV, l’Aquila, Venezia, le Università delle Marche, la Triennale di Milano) e con le aziende internazionali che stanno operando nei luoghi (Google, Ericsson, Vodafone, ecc.)

Il cammino di un’etica della quale abbiamo particolarmente bisogno sarà illustrato, all’interno del padiglione Rinasco, dalla presenza e dalla testimonianza dei Monaci Camaldolesi di Fonte Avellana e rappresentato in un concept visuale artistico che fonde i testi dell’anno Mille con le tecnologie digitali più avanzate.

<<Antifragilità e resilienza le parole d’ordine della Conference UNESCO . Vogliamo lanciare una sfida al senso di sfiducia, in un momento come questo in cui contrapposizioni e chiusure alzano la testa – spiegaFrancesca Merloni, ambasciatrice UNESCO e ideatrice dell’eveneto di Fabriano. “Le città creative ed il network a cui danno vita – ha continuato – vogliono offrire una proposta di collaborazione. Perché le città sono luoghi fertili per ridefinire il concetto e la pratica dell’essere comunità, spesso in controtendenza rispetto alle politiche nazionali. La città, oggi più degli Stati, sono luoghi di apertura, di ricezione e di elaborazione”.

Come Fabriano accoglierà a giugno le 180 città creative della XIII Conferenza Unesco

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