Attacco al Lupo

FEDERICO TALE' 2019 B“ Adesso basta. Gli attacchi dei lupi agli allevamenti, soprattutto ovini e caprini, sono talmente numerosi e in continua crescita che bisogna adottare misure di contrasto proporzionate alla gravità del fenomeno, compresa la cattura e l’abbattimento”. Non ci gira intorno il consigliere regionale Federico Talè, che proprio oggi ha depositato una proposta di legge che apre alle possibilità del prelievo, della cattura e dell’uccisione del lupo.
“Si tratta di una norma, già operativa nelle province di Trento e Bolzano e che ha iniziato il suo iter anche in Veneto – spiega Talè – che attua la Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, che all’articolo 16 consente il prelievo, la cattura o l’abbattimento di alcuni grandi carnivori, fra i quali il lupo e l’orso bruno, qualora non esista un’altra soluzione valida, per prevenire gravi danni alle colture e all’allevamento o nell’interesse della sanità e della sicurezza pubblica”.
“Ciò che sta accadendo a centinaia di allevatori marchigiani è veramente grave – aggiunge il consigliere -; il loro duro lavoro annientato dalle predazioni, sempre più frequenti. Non solo nelle zone appenniniche e alto collinari, ma anche ad una manciata di chilometri dal mare e a ridosso delle abitazioni, tanto da aprire forti interrogativi pure sulla sicurezza dell’uomo. Solo nelle provincia di Pesaro e Urbino negli ultimi 15 giorni sono finiti sui giornali tre episodi: verificatisi a Sant’Ippolito, a Mondavio e a Novilara; località tutt’altro che montane”.
Talè snocciola una serie di numeri che descrivono bene l’entità del fenomeno:
“Nel 2018 in Regione sono arrivate ben 110 domande di risarcimento danni per predazioni da lupi, per un totale di 536 animali sbranati o comunque uccisi: 497 ovicaprini, 18 bovini e 21 cavalli; e purtroppo per questo 2019 c’è una proiezione ancora più negativa, di circa 130 predazioni. Secondo recenti stime i lupi nelle Marche sfiorano le 500 unità e oltre a quelli che vivono in branco, più facilmente censibili, ci sono anche i cosiddetti ‘animali in espansione’, cioè coppie in cerca di nuovi territori e quelli definiti ‘in dispersione’ che si spostano singolarmente e che possono raggiungere anche la costa. Numeri inimmaginabili solo pochissimi anni fa, che impongono una riflessione approfondita e strategie adeguate”.
“La mia proposta di legge – conclude Talè – non è certo un eventuale via libera alla mattanza dei lupi, ma una norma equilibrata che cerca di dare una risposta ad un problema serio. Nel testo ho scritto ben chiaro che la Regione prima di autorizzare qualsiasi prelievo, cattura o abbattimento deve acquisire il parere dell’Ispra; che non deve esistere alcun’altra soluzione valida; e che tali azioni non possono pregiudicare il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, della popolazione della specie. Ma la priorità dev’essere la tutela dei nostri allevatori e dei loro animali”.
Ufficio Stampa Federico Talé
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