Allevatore di cani di razza Akita accusato di “maltrattamenti” e multato dai forestali
|Serra Sant’Abbondio – Scoperto un allevamento nella frazione di Lago a Serra Sant’Abbondio di cani di razza giapponese Akita detenuti in condizioni non idonee. Razza conosciuta per essere quella del cane fedele a suo padrone nel commovente film “Hachiko” con Richard Gere. Spazi angusti, inadatti al loro benessere e mancata registrazione all’anagrafa canina costeranno caro all’allevatore che già si è visto recapitare sei sanzioni amministrative anche per maltrattamento per un totale di 6850 euro e l’obbligo di trovare entro 15 giorni un’altra casa pena sequestro di tutti gli animali.
Il controllo eseguito dai carabinieri forestali di Serra Sant’Abbondio con i veterinari dell’Area Vasta 1 risale all’inizio del mese d’agosto ma è stato reso pubblico solo ieri. Sui dieci cani trovati nell’allevamento, quattro sono stati trasferiti dal giovane allevatore nell’anconetano ma sei sono ancora rimasti a Lago.
A far scattare i controlli per la prevenzione del randagismo e la repressione degli illeciti in materia di benessere animali, un litigio tra il proprietario della casa di Serra e il giovane che, da dicembre 2018, si era trasferito nel pesarese impossessandosi, senza titoli, dell’edificio. Al controllo è subito risultato che i box non garantivano gli spazi richiesti dalla legge regionale n.10/97 e dunque non rientravano nelle “norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”. Non solo non c’erano gli otto metri quadri richiesti per ogni animale adulto ma anche precarie condizioni igieniche e, in alcuni casi, addirittura l’impossibilità per gli animali di ripararsi dalle intemperie. Infine è stato anche verificato l’omessa dichiarazione di trasferimenti di alcuni cani e l’assenza di microchip.
Pregiata razza di origine giapponese, questo cane nato per la guardia e la caccia, ha un carattere mite che lo rende adatto a vivere in famiglia. La sua fama la deve al film “Hachiko”, la storia di un cane che negli anni 20 nonostante suo padrone morì continuò ad aspettarlo ogni sera alla stazione. In omaggio alla sua fedeltà fu eretta una statua di bronzo nel 1934.
Véronique Angeletti@civetta.tv