Promessa mantenuta, l’Av2 ripristina i posti letto ne mancano solo 58 e un organico di sostituzione

ospedali servizi

Ancona – Basta con il piano ferie estivo, scatta il riassesto dei posti letto nell’Area Vasta 2 (AV 2) . Il direttore Giovanni Guidi mantiene la promessa fatta all’assemblea dei sindaci martedì 24 settembre e svela il nuovo assetto dell’Av2 concordato con i direttori dei dipartimenti delle aree più penalizzate. Un piano però a geometria molto ariabile perché non tiene conto dell’organico di sostituzione e dunque, in caso di assenza di infermieri , potrebbe far scaturire ad ogni momento l’accorpamento di nuovo dei servizi e dei posti letto.

Comunque procediamo per ordine.

In assoluto, la più penalizzata è la medicina interna.

All’ospedale di Jesi, permane la riduzione di 10 posti letto, a quello di Cingoli di 20 e 10 all’Engles Profili di Fabriano. Mancano all’appello 8 posti letto nelle cure intermedie di Chiaravalle e altri 3 a Loreto.

Per la Fp Cgil Av2, « la decisione penalizza i pazienti più fragili, spesso anziani, in un reparto dove finora il tasso d’occupazione dei letti era del 100%. Pertanto ridurre il numero non equivale ad una riduzione del fabbisogno di ricoveri dei cittadini ma rischia di provocare l’intasamento del pronto soccorso come quest’estate».

Al nosocomio di Senigallia rimangono sospesi i posti letto di degenza di gastroenterelogia, sono stati ripristinati 4 di nefrologia e dialisi, 4 di cardiologia, 4 a 5 di ortopedia e 3 a 4 di chirurgia generale.

Anche l’urologia-chirurgia di Jesi ritorna ai parametri preestivi con 25 posti letto, ricomincia il day surgery, ripristinati 8 posti letto all’unità operativa di  ortopedia mentre in reumatologia sono stati assegnati 10 infermieri e 8 oss  per le degenze e gli ambulatori.

A Fabriano, ritorna all’assetto pre piano ferie le tre sezioni di chirurgia (otorinolaringoriatria e ginecologia, chirurgia generale e urologia, ortopedia ed oculistica).

Per la Cisl Fp Marche «è proprio la carenza di personale ad aver condizionato la riapertura parziale dei servizi  dell’Av 2 in un piano che non considera le assenze o le partenze improvvise e dunque può far scattare la modifica del numero dei posti letto e dei servizi». Inoltre accusa « il piano tace sui servizi domiciliari e ambulatoriali». Tutto è da imputare al taglio sulle spese del personale imposto all’Av2 di quasi 4,5 milioni di euro. Per i sindacalisti, «i futuri piani assunzione devono consentire la riapertura totale dei servizi con organici e minutaggi adeguati salvo se il legislatore regionale non voglia assumersi la responsabilità di non garantire i servizi sanitari o vuole affidarli a gestori privati».

Véronique Angeletti@civetta.tv