Bocciati i primi 100 giorni della Giunta Filipponi dalla minoranza guidata dall’ex sindaco Medardoni

Consiglieri di minoranza della civica assise di Genga: Giuseppe Medardoni, Simona Radicioni, Mario Vescovi.

Consiglieri di minoranza della civica assise di Genga: Giuseppe Medardoni, Simona Radicioni, Mario Vescovi

Genga – Bocciati i primi cento giorni dell’amministrazione del sindaco Marco Filipponi. Per la minoranza guidata dall’ex sindaco Giuseppe Medardoni pecca in trasparenza. Il prezzo potrebbe costare caro alla collettività, ragion per cui l’ex sindaco e i consiglieri Simona Radicioni e Mario Vescovi rendono pubbliche critiche e considerazioni e si tolgono pure diversi sassolini dalle scarpe.

Accusano la maggioranza della civica assise di aver eretto un muro di gomma intorno alla viabilità. Il rifiuto di costituire una commissione consiliare per monitorare le opere viarie ed in particolare alcuni lavori riguardanti la galleria paramassi lungo la gola di Frasassi, la rampa per accedere da San Vittore allo svincolo di Valtreara e la pista ciclabile che collega la costa al parco della gola della Rossa e di Frasassi, lo interpretano come una chiara volontà di evitare controllo e vigilanza «mentre il fatto che ho seguito proprio di persona gli iter – spiega Medardoni – fanno di me un garante dei fondi promessi durante le varie riunioni».

Incolpano la giunta di una mancanza di trasparenza sulle nomine al Consorzio Frasassi. «Perché pubblicare un avviso il 19 luglio per chi fosse interessato a presentare un curriculum per la nomina comunale nel CdA se poi i nominati saranno quelli già da tempo decisi a tavolino e, a margine dei curricula, non ci sono i criteri che hanno portato alla loro scelta?», Come si dichiarano molto preoccupati per le voci sulla riorganizzazione in corso «in fretta e sospetta» all’interno del consorzio che assegna consulenze e dà incarichi esterni nel settore del marketing a persone che già hanno dimostrato di non essere all’altezza.

Affermano che l’aggiornamento del regolamento della Polizia Locale è «non è una modifica ma una nuova stesura copiata da un’altra e diversa realtà comunale ed è inadeguata. Addirittura mette il capo dell’ufficio tecnico anche a capo della polizia municipale».

Puntano anche l’indice sull’allontanamento senza spiegazioni del gruppo di cittadini che finora si occupava della gestione e della manutenzione del campetto sportivo di Colleponi e chiedono chiarimenti sull’attuale ruolo operativo della Pro Loco.

Véronique Angeletti@civetta.tv