Sul Monte Murano, le “Grotte dei Polverari”, le caverne dei Contrabbandieri diventeranno un sito storico

Serra Una delle caverneSerra San Quirico – Una possibile area archeologica di interesse storico e naturalistico ritorna alla luce sul Monte Murano. Sono le Grotte che i serrani chiamano “dei Polverari”. Più che grotte si tratta di un gruppo di piccole caverne che celano tuttora nelle loro pareti di roccia tracce delle attività di chi nell’800 fabbricava polvere di sparo e lo commerciava di nascosto. Insomma sono le grotte dei contrabbandieri, di così difficile accesso da essere state anche il nascondiglio di partigiani.

Di recente, del sito si è occupata l’amministrazione comunale che ha organizzato un sopralluogo ed invitato la Soprintendenza di Ancona. Il risultato è più che incoraggiante: per gli archeologi le grotte hanno un valore storico, potrebbero diventare addirittura un ecomuseo, e rappresentare un altro asset per il Parco regionale naturale della Gola della Rossa e di Frasassi ma forse anche per il Parco Archeostorico della miniera di zolfo di Cabernardi di Sassoferrato.

Serra I mortai nella Caverna scavati nella RocciaNel sito si intrecciano di fatto tante storie. Quella geologica di un monte di calcare massiccio puro al 99,9 %, ragione per cui i contrabbandieri usavano queste caverne. Li si svolgeva tutto il procedimento. Mischiavano manualmente, in mortai ricavati nella pietra, il calcare massiccio con il salnitro e lo zolfo. Materiale che ricavavano da una piccolissima miniera a Domo, sempre nel serrano, che solo oggi riaffiora nelle memorie, e fa da nesso con il polo di zolfo di Cabernardi che fa parte del Parco dello zolfo delle Marche oggi anche dell’Emilia Romagna.

«Ancora ovviamente tutto è da studiare – conferma il sindaco di Serra San Quirico Tommaso Borri – ma finora è molto stimolante. Il nostro paese con queste grotte acquisirebbe un ulteriore polo turistico e proprio nel parco regionale naturale e poi non escludiamo, a Domo, di avviare altre ricerche per ricostruire il quotidiano dei serrani al tempo della miniera».

Serra Veduta dalla CavernaSulla localizzazione esatta delle caverne, l’amministrazione tace. Si sa solo che si trovano quasi di fronte al piccolo borgo medievale. «Stiamo studiando – conclude il Sindaco – come tutelarle al fine di garantirne la conservazione».

Il Monte Murano non smette di stupirci. Terra di leggende ieri, oggi diventa quella dei polverari e dei contrabbandieri. Si dice che lì nacque la Gola della Rossa per merito del pastorello Floriano, diventato Santo, impegnato in una corsa contro il Diavolo che ostacolava costellando il percorso di segni della croce. Fu proprio sul Murano che mise l’ultimo segno e provocò la divisione dal Monte Revellone formando così la Gola. Il che gli permise di correre fino a Jesi. La stessa strada che prendevano i polverari per vendere di contrabbando la polvere da sparo alla barba dei gendarmi.

Véronique Angeletti@civetta.tv