Consorzio a rischio paralisi: si è dimesso il Presidente Mariani in disaccordo con Comune e Provincia
Il Consorzio Frasassi a rischio paralisi. Due settimane fa si è dimesso il presidente Geniale Mariani, anticipato per poche ore dal consigliere Giuseppe Dominici, ex sindaco di Genga dal 95 al 2004.
A far emergere la notizia è stato un post pubblicato sui social dalla minoranza, con cui l’ex sindaco Giuseppe Medardoni s’interroga «sulle motivazioni della dimissione di un presidente che ha guidato le Grotte nel raggiungimento degli ottimi risultati del 2019 in un momento così delicato per l’Ente, per le attività del territorio, per tutto l’indotto e per le casse del Comune di Genga».
Per Geniale Mariani, la decisione scaturisce da una serie di eventi.
«Non c’è stato – afferma – con il sindaco Filipponi una vero proprio divario di vedute ma disparità nei tempi per realizzare gli intenti.
Le mie proposte non avevano il supporto della maggioranza del consiglio di amministrazione, pertanto mi è sembrato che veniva a mancare un rapporto fiduciario con il Sindaco e anche con la Provincia di Ancona.
Gli effetti del Covid-19 – aggiunge – non mi fanno paura, dopotutto il mio triennio da Presidente è iniziato proprio con il sisma del 2016, e me ne vado lasciando al Consorzio dei risultati importanti, come il record di affluenza di questi ultimi quindici anni e anche un record d’incassi.
Ma avrei voluto avere la stessa squadra che ha dimostrato una resilienza vincente e trovato le modalità giuste per superare le gravissime conseguenze, dal punto di visto turistico, del terremoto per contrastare gli effetti disastrosi della pandemia sull’economia del tempo libero».
Una squadra capitanata dal direttore Luigino Quarchioni, ex presidente Legambiente Marche, a cui il Cda del Consorzio non ha rinnovato il contratto il 30 marzo, seppur numeri ne ha fatti. L’anno scorso, sono stati 278 mila i turisti che hanno visitato Frasassi, di cui il15 % erano stranieri e 30mila studenti da tutt’Italia.
«Ritengo – commenta il consigliere demissionario Giuseppe Dominici – che alla base di una buona politica ci deve essere etica e moralità.
Il tempo è galantuomo e tutti i nodi arriveranno al pettine.
La scelta del sindaco di non rinnovare la struttura dirigenziale con una pandemia in corso, che finora nessuno sa come affrontare, è sbagliata.
In questo momento, c’è bisogno di unità di intenti e di tutte le conoscenze pregresse dell’attività consortile recente, per reimpostare al meglio la macchina riorganizzativa e sviluppare un’efficace azione di contenimento delle conseguenze del crollo del turismo.
Non aver confermato in blocco l’attuale struttura dirigenziale del Consorzio è stato un errore».
Un cambio di squadra più che annunciato. Luigi Quarchioni, lui stesso, aveva più volte anticipato che non avrebbe rinnovato il suo contratto.
«A fine marzo – spiega il sindaco Marco Filipponi -, ho dovuto prendere di petto un doppio problema: mettere in sicurezza i conti del Consorzio e affrontare un cambio drastico di gestione dell’offerta turistica per garantire sicurezza ai visitatori e a chi lavora nelle grotte.
Sul piano economico, Frasassi ha perso, finora, all’incirca 1,5 milioni di euro mentre il 30 marzo non si sapeva né la data di riapertura del complesso ipogeo, né le modalità con cui organizzare l’accoglienza.
Quel mese il Cda ha dunque deciso di non rinnovare ben 9 stipendi, per un totale di 23mila euro ed usare una ratio diversa per rinnovare un contratto ad un direttore che non voleva rinnovare l’incarico e per lui solo valeva 7mila euro lordi al mese non era giustificabile».
Intanto, del nuovo Cda ancora non se ne parla finché la Provincia di Ancona non avrà fatto una verifica contabile. Con la dimissione del presidente Mariani, per statuto, decade tutto il consiglio.
Véronique Angeletti @civetta.tv
A parte la zoppicante lingua italiana, le ragioni VERE di queste dimissioni non si capiscono e stupisce che, in un momento del genere, il Consorzio e la Provincia non abbiano saputo trovare soluzioni più intelligenti ed efficaci. Poi, un domani, andranno a piagnucolare aiuti a destra e sinistra. Ma forse tutto è dovuto al fatto che dopo l’estate “forse” si voterà per la Regione.