Il coronavirus non ha fermato Serena e Luca. E’ festa a Costacciaro per il piccolo Edoardo
|Costacciaro – L’attesa per una nuova vita, la gioia immensa di vedere nascere il proprio bimbo, di poterlo stringere a sé ed abbracciare. Emozioni uniche, ricordi indelebili che rimangono scolpiti nel cuore di ogni coppia che si appresta ad accogliere il proprio figlio. In questi mesi in cui il coronavirus ha sconvolto tanta parte della quotidianità delle persone, anche le mamme in dolce attesa e le rispettive famiglie, hanno dovuto vivere i disagi della situazione e convivere con le limitazioni imposte. Se poi malauguratamente il Covid19 colpisce in gravidanza la partita da giocare si fa drammaticamente più dura. Da Costacciaro arriva una storia di coraggio, speranza, gioia e tenacia che regala fiducia proprio in questo momento di ripartenza col freno a mano tirato. Serena Costanzi e Luca Aluigi, coppia trentenne del paese alle pendici del Monte Cucco, sono diventati genitori del piccolo Edoardo nato a Perugia lo scorso 8 maggio. Ma quanta fatica! A metà marzo infatti è arrivata la doccia fredda davvero inattesa. Luca comincia ad avere febbre alta, tosse e dopo pochi giorni arriva il responso, il Coronavirus ha colpito. Passano pochi giorni ed anche Serena, in dolce attesa contrae la malattia. Una brutta botta, non tanto nel fisico che comunque già provato dalla gravidanza ormai arrivata all’ottavo mese deve combattere questa ulteriore battaglia, ma soprattutto nella mente.
Spiega la neo mamma. “Sono stati giorni davvero difficilissimi, pieni di paure, di ansie, vissuti in solitudine come richiedono i protocolli sanitari, con l’angoscia costante. Pensavo al piccolo Edoardo, alle possibili conseguenze per lui, ma anche per i miei familiari, in particolare per la mia nonna anziana che vive al piano inferiore della mia casa, magari per colpa mia o di mio marito avrebbero potuto contrarre la malattia ed avere problemi di salute molto seri. Le immagini drammatiche della tv ed il computo giornaliero dei morti non facevano inoltre che alimentare in me ulteriore tensione”. Isolamento, brutti pensieri, paure, ma anche la voglia di lottare per sé e per il piccolo che deve presto vedere la luce. Continua Serena. “Abbiamo cercato di non arrendersi mai ed in questo periodo abbiamo avuto il sostegno, oltre che naturalmente dei nostri familiari, che seppur a distanza ci hanno davvero sostenuto in modo encomiabile, degli infermieri dell’Adi del distretto della fascia appenninica Laura Lepri e Fabio Menichetti. Sono stati loro a farci i tamponi e da quel momento, come degli angeli custodi, ci hanno accompagnato in questo percorso non facendoci mai mancare il loro affetto, la loro umanità unita alla loro straordinaria competenza. Anche loro a causa del coronavirus hanno avuto le vite lavorative sconvolte ed hanno vissuto e continuano a vivere con l’ansia di poter contrarre la malattia e di trasmetterla ai propri cari. Un grazie di cuore infine al sindaco di Costacciaro Andrea Capponi che ci è stato vicino in questo periodo difficile seguendo da vicino il nostro percorso”.
Chiusura dedicata alle parole del neo babbo Luca che ci tiene a fare un appello soprattutto in questo periodo di allentamento delle misure anticovid. “Voglio dire con estrema franchezza che nonostante nella nostre regione i contagi siano stati relativamente pochi non si può abbassare la guardia e vivere con superficialità sottovalutando il problema quasi pensando che non potrà mai capitare a noi. Io ne sono uscito dopo un mese, ma il decorso non è stato facile. Ho avuto febbre alta per circa una settimana, una specie di orticaria lungo il corpo ed anche mia moglie, pur avendo febbre più bassa, per quasi un mese ha lottato con la malattia che l’ha davvero molto debilitata. Anche in giovane età il virus non è da sottovalutare ed inoltre, una volta contratto, si vive nella costante paura di poter essere il “veicolo di possibile morte” per i propri cari, una sensazione davvero brutta che non ti fa stare per nulla tranquillo”. Ora il peggio è passato ed il piccolo Edoardo insieme alla sua famiglia possono guardare al futuro con rinnovato entusiasmo circondati dall’affetto dei propri cari. Il lieto fine, proprio come nelle favole, stavolta è arrivato anche nella realtà.
William Stacchiotti@Civetta.tv