Tra i 5 influencer che racconteranno gli Appennini, il sassoferratese Jonathan Giovannini

72530333_10157714738388308_7716539785333964800_oFar scoprire al popolo della rete (e non solo) le meraviglie dell’Appennino: questo l’obiettivo di “Apennines Discovery days”, iniziativa promossa dalla Fondazione Aristide Merloni e prevista per le giornate del 19/20 giugno quando 5 influencer di Instagram partiranno alla volta dell’Appennino.

Ciascuno di essi percorrerà uno dei cammini presenti nell’App “Apennines Discovery” e condividerà gli scatti con i propri follower virtuali. In questo modo, migliaia di persone potranno ammirare gli scenari delle nostre montagne, i luoghi silenziosi, le cascate nascoste, che da sempre regnano fra gli Appennini

L’estate 2020 sarà diversa rispetto a quelle che abbiamo vissuto fino ad ora. La situazione delicata che stiamo vivendo porterà a degli scenari alquanto insoliti. Il turismo cambierà, almeno per un po’, e chiaramente sarà necessario adattarsi. Sarà preferibile un “turismo di prossimità”. Si tratta di un modo di viaggiare che ci condurrà verso mete vicine a casa e poco affollate. Saranno privilegiati quindi, i meravigliosi borghi che costellano il territorio italiano, le nostre montagne e i cammini che in esse si snodano, in una modalità di esplorazione che segue i principi del turismo lento, vissuto a pieno, lontano dalla città e dai suoi ritmi caotici. L’evento è in linea con i progetti “Save the Apps”, realizzati dalla Fondazione Aristide Merloni in due anni di lavoro, per promuovere il tessuto sociale ed economico delle comunità che vivono fra gli Appennini. Si tratta di uno sforzo corale, concretizzato in 3 progetti digitali già operativi, in cui sono promosse le piccole aziende locali (Best of the Apps – Local Food), l’agricoltura di precisione (Best of the Apps – Fruits of Apennines) e, appunto, i percorsi turistici montani (Best of the Apps – Apennines Discovery).

Cos’è Apennines Discovery?

È un’App attiva da ottobre 2018, sviluppata dalla Fondazione Aristide Merloni in collaborazione con Fondazione Vodafone Italia, con l’obiettivo di valorizzare i percorsi storici e naturali degli Appennini fra Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio .Scaricando gratuitamente “Apennines Discovery” da Google Play o App Store sarà possibile scoprire ed esplorare i luoghi più belli delle nostre montagne, attraverso mappe GPS fruibili anche offline.

Sono disponibili 34 tra percorsi che toccano siti storici di grande interesse, bellezze naturali mozzafiato, ma soprattutto abbazie, eremi e monasteri millenari che rendono questo territorio unico. È possibile scegliere tra percorsi bike o trekking e selezionare quelli più adatti, per difficoltà, durata e lunghezza.

Il 19 e 20 giugno, dunque, cinque giovani influencer di Instagram partiranno alla volta dell’Appennino e sarà una bella avventura da raccontare. Sono famosi e seguiti nei loro viaggi da migliaia di ragazzi che come loro sono in cerca di itinerari originali.

Conosciamoli meglio: Giulia Campagnacci, 29 anni, di Foligno, seguirà il percorso “Tra le cascate del Menotre e e l’Abbazia di Sassovivo”. Questo percorso si snoda tra i luoghi nascosti dell’Umbria, nella valle del Menotre, all’interno del Parco dell’Altolina. La presenza del fiume ha creato un ambiente naturale molto particolare, caratterizzato dalla presenza di cascate e gorghi d’acqua all’interno del bosco. Il percorso tocca il suggestivo eremo di Santa Maria Giacobbe incastonato nella montagna, l’abbazia di Sassovivo e la cappella del Beato Alano da cui parte la famosa Passeggiata dell’Abbate.

Silvia Pizzabiocca, 28 anni, di Numana, seguirà il percorso “Tra gli eremi di San Francesco e San Silvestro”. In questo cammino tra faggi, ginepri e aceri, si arriva fino a Valdisasso e Camporege, siti che hanno visto il passaggio di San Francesco nel suo cammino verso la Marca di Ancona. Si incontra anche l’eremo di Santa Maria di Valdisasso, posto tra il Monte Rogedano e il Monte Puro tra arte, natura e contemplazione, nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano. Ci sarà anche il Monastero di San Silvestro, fondato dall’omonimo Santo sul Montefano che sorge nei pressi di Fabriano, famosa per la tradizione cartaria.

Jonathan Giovannini, 26 anni, di Sassoferrato, seguirà il percorso “La via dei Marsi nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo”. In questo percorso escursionistico non è difficile incontrare l’orso bruno marsicano, il camoscio e il lupo, animali simbolo di questo meraviglioso territorio. Il percorso consente di scoprire dei luoghi in cui la natura domina incontrastata come la Val Fondillo e la Grotta delle Fate, oppure sostare piacevolmente per scoprire le chiese disseminate lungo il tragitto o nel cuore di borghi come quello di Opi.

Mauro Valeri, 28 anni, di Camerino, seguirà il percorso “Il mito della Sibilla Appenninica”. Questo cammino vive dei bellissimi e suggestivi panorami del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dei borghi antichi come Montemonaco e degli scenari naturalistici caratterizzati da gole rupestri e calcaree come quella dell’Infernaccio. Esplorando questi luoghi si rivive il mito della Sibilla, la veggente arcaica che popola la storia e le tradizioni di questi monti e paesaggi ricchi di mistero e leggenda.

Marco Sentinelli, 24 anni, di Filottrano, seguirà “Il cammino di San Romualdo e i luoghi del Maestro di Sant’Emiliano”. Il fulcro del percorso è il monastero di Santa Croce di Fonte Avellana, posto tra i rilievi del Catria che sembrano quasi voler proteggere la spiritualità del luogo, conferendogli allo stesso tempo una solenne riverenza. La strada poi si inoltra in un boscoso sentiero, seguendo le orme di San Romualdo che svaniscono nella rigogliosità del parco del monte Cucco, più precisamente davanti l’abbazia di Santa Maria di Sitria, alle falde della montagna.

Saranno loro a raccontare tramite le loro foto le meraviglie dell’Appennino, così vicine, eppure così poco conosciute dal grande pubblico. Quest’estate, scopriamo le nostre montagne per cogliere la magia di un turismo lento, a km 0 con destinazioni particolari, lontane dalle grandi folle, ma che vi faranno davvero pensare di vivere in un paese meraviglioso.

Comunicato Stampa Fondazione Merloni