Marche – In 17 hanno ritirato l’attestato che certifica “Value for Time marche”. Con una punta di orgoglio perché questo certificato li ha costretti a rientrare in parametri e codifiche non facili per ottenere la vetrofania e il label.

“Il tema fondante della lentezza – spiega Paola De Salvo dell’Università degli Studi di Perugia”  ha come ambizione di diventare il fattore competitivo e di sviluppo delle comunità. Una risposta strategica del sistema per sostenere un modello di sviluppo duraturo e sostenibile, fondato sulle specificità del territorio ma soprattutto sulla capacità di governo delle risorse locali“.

L’idea è che il territorio, insieme di tradizioni, storia, arte, paesaggio, atmosfere da vivere, diventi l’attore principale dello sviluppo ed aiuti a dare una risposta al mercato. Un mercato esigente che è caratterizzato da turisti propensi a spendere, curiosi, in grado di apprezzare peculiarità e rarità.

Pertanto proprio per rendere il prodotto vendibile e credibile, l’associazione del Distretto Appenino Umbro Marchigiano ha chiesto ai suoi soci operatori turistici di sottoporsi ad una nuova certificazione. Mission: garantire al turista un prodotto di livello qualitativo tale da corrispondere alle richieste. Il turismo “slow” è la risposta strategica di sistema di un comprensorio cosiddetto marginale che marginale però non è.

La lista degli operatori che hanno l’attestato: a Sassoferrato, l’agriturismo Antico Muro, Le Perelle e il B& B Vicolo Santa Chiara; a Pergola,  Il Casale di  Sterleto, l’Agriturismo Ca’Sorci e Villa Terese Holiday House and Creative Hub di Montaiate. A Fabriano,  l’agriturismo Il Gelso, il Relais Marchese del Grillo,  La Castellaia Resort di Moscano ed Hotel Pineta di Campodonico; a Genga, l’Hotel Le Grotte;  a Fratte Rosa, l’azienda vitivinicola TerraCruda;  ad Acqualagna, l’agriturismo I Conti di Pieve del Colle; ad Arcevia,  Il Rustico di Montefortino; a Montecarotto, l’agriturismo Cadabò; aMatelica, il Country House Villa Collepere di Matelica e a Castelleone di Suasa, l’agriturismo Rustico del Bozzo.

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Foto di Lorena Podera