La SOMS ricorda l’anniversario della morte di Angelico Fabbri

AngelicoFabbri2Il Consiglio Direttivo ed i soci della SOMS – Società Operaia Eugubina di Mutuo Soccorso, ricordano che giovedì 7 luglio ricorre il 130° anniversario della morte del primo presidente del sodalizio, nonché illustrissimo concittadino Angelico Fabbri, che ha ricoperto con grande onore per la città di Gubbio la carica di Deputato e di Sindaco, lasciando un’impronta indelebile della sua amministrazione in campo scolastico, urbanistico e viario.

Nato il 28 agosto del 1822, dopo gli studi nel collegio dei lateranensi di S. Secondo e nel ginnasio, distinguendosi nelle belle lettere, si iscrisse a diciotto anni, nel 1840, all’associazione segreta “Massoneria”. Per volontà del padre, andò a studiare farmacia all’università di Bologna, dove frequentò un corso di scienze fisiche e naturali, appassionandosi particolarmente allo studio della chimica. Terminati gli studi, ritornò a Gubbio, dove ristabilì prontamente i contatti con i liberali del luogo avviati già nel 1840.

Nel 1846, Fabbri aderì alla Carboneria e, l’anno successivo, alla Giovine Italia. Allo scoppio della guerra, nel 1848, fu tra i primi umbri a partire volontario, nonostante le precarie condizioni di salute. Tornato nuovamente a Gubbio dopo la caduta della Repubblica, riuscì in breve tempo a ricucire le trame liberali in Umbria, stabilendo contatti diretti con la sede di Perugia ed organizzando una società, denominata ‘Italia e Popolo’. Ritornato a Gubbio, il 25 giugno 1865, fonda, insieme ad altri 70 eugubini, la “Società Operaia di Mutuo Soccorso” di cui fu il primo Presidente. Nel 1866 fu eletto deputato al Parlamento (IX legislatura).

Chiusasi nel 1867 a Mentana la sfortunata impresa garibaldina, Fabbri si ritirò di nuovo a Gubbio, partecipando attivamente alla vita politica cittadina. Insegnò scienze naturali nella locale scuola tecnica dal 1869 al 1874 e tornò a coltivare i propri interessi letterari, antica passione giovanile mai del tutto sopita. È il momento di Angelico Fabbri sindaco, che guida l’amministrazione comunale fino al 1882. Egli si impegnò per diffondere l’istruzione elementare e sconfiggere l’analfabetismo, capì l’importanza dei collegamenti stradali e ferroviari.

Nell’ottobre 1882 Fabbri si dimette da sindaco e si candida nuovamente a deputato del Parlamento Nazionale: viene eletto deputato. Come rappresentante del popolo, si adoperò moltissimo per realizzare la ferrovia Arezzo – Gubbio – Fossato, e a tale scopo si avvalse dell’amicizia che lo legava ad Alfredo Baccarini, ministro dei Lavori Pubblici.

Morì a Gubbio il 7 luglio 1886, all’età di 64 anni. La città tributò a questo suo “Garibaldi” grandi onori, allestendo la camera ardente nella Sala Maggiore del Palazzo dei Consoli. La sua tomba si trova nel cimitero monumentale di Gubbio.