Aut Aut al Sindaco : insieme si mette in sicurezza l’ospedale

partito-democraticoPergola – I manifesti imbrattati da ignoti non limitano nel loro manifestare opinione quelli del Partito Democratico di Pergola che con questo comunicato stampa di nuovo informano i pergolesi sui risultati ottenuti finora nel caso dell’ospedale dall’amministrazione guidata dal sindaco Baldelli:

“Hanno fatto un gran chiasso i nostri Amministratori intorno all’applicazione della DGR 1183 che dispone la conversione delle Case della Salute (di Cagli, Fossombrone e Sassocorcavo) in Ospedali di Comunità. Ingiustificato dal nostro punto di vista perché, semplicemente, il presidio sanitario di Pergola, non essendo Casa della Salute, non è interessato ad alcuna conversione.

Merita ricordare all’Amm.ne Baldelli, che lo demolisce in continuazione (supportata anche dalla Vice Sindaco di San Lorenzo in Campo che, senza mezzi termini, dice che l’Ospedale di Pergola chiuderà) che il nostro è un Ospedale per acuti ed è riconosciuto, insieme a Urbino, come presidio unico di riferimento d’una vasta area dell’entroterra pesarese. Nei riguardi del nostro Ospedale si va dunque consolidando, da parte della Regione, una visione di servizi sempre più funzionale alle esigenze dei marchigiani che popolano un bel pezzo dell’entroterra regionale, in sinergia con Urbino e con l’Azienda Marche Nord.

Stante questa visione il PD di Pergola non si stancherà di sollecitare la Regione affinché dia concretezza a quanto scrive e metta finalmente il nostro Ospedale “in sicurezza”, in condizione cioè di funzionare al meglio per dare risposte ai cittadini e stare al passo coi vincoli, sempre più stringenti,  che Governo ed Europa impongono di rispettare in ambito sanitario.

Se a questo nostro impegno si affiancassero anche amministrazioni e rappresentanze politiche (incluso lo stesso PD con la sua organizzazione provinciale e regionale), compresi soprattutto quelli che si sono mostrati critici sull’ospedale di Pergola, si presenterebbe l’occasione buona per riprendere un discorso vecchio in una prospettiva nuova, nell’interesse di tutti.

Ci vuole un salto di qualità e una visione più ampia: l’Ospedale, nell’impostazione che da la Regione, è un presidio di riferimento, baricentrico in un’area dell’entroterra che abbraccia parte della nostra provincia e di quella d’Ancona. Occorre un fiducioso sforzo di riconoscimento reciproco dei problemi e delle risorse che si hanno e che si possono mettere a fattore comune: dall’Ospedale alle Case della Salute (o Ospedali di Comunità che dir si voglia), dalle scuole ai servizi di trasporto, dalle eccellenze culturali a quelle paesaggistiche e altro ancora. Solo così possiamo fare massa critica e chiedere alla Regione che proceda senza ritardi né ripensamenti nell’applicazione delle decisioni che toccano gli interessi e i bisogni della gente che vive nell’entroterra.

Ci sono impedimenti a questo modo di procedere che non siano, semplicemente, la diversa appartenenza politica, il pregiudizio o la mancanza di coraggio e di buona volontà? Noi pensiamo che si può e che si deve fare, superando le attuali tensioni e uscendo dai campanilismi, al di là e al di sopra del progetto Aree Interne; se occorre, anche tollerando il fatto che Pergola, per decisione dell’Amministrazione che la governa, ha preferito non prendervi parte, continuando a interpretare il ruolo della Bella Statuina.

Segretario del Partito Democratico di Pergola

Guido Peverieri

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