Il Museo Diocesano

museo-diocesano-300x294Fabriano – Inaugurato dal Cardinale Edoardo Menichelli, nel giorno del patrono della città e diocesi, un mese fa,  il Museo Diocesano, situato tra la Cattedrale San Venanzio e la Pinacoteca Molajoli, è una realtà che completa l’offerta culturale del centro storico già ricchissima. Una struttura desiderata sia dal clero che dai fedeli da quasi venti anni. Si iniziò a parlare di un museo per raccogliere opere e paramenti sacri fin dai tempi di Mons. Luigi Scuppa.

Sei le sale allestite con le migliori tecnologie grazie ad un restauro architettonico che tiene conto dei parametri legati alla conservazione preventiva delle opera d’eccellenza. 20 le opere pittoriche esposte nei locali del Palazzo Vescovile in Piazza Giovanni Paolo II insieme a 60 tesori sacri come paramenti e calici… Dalle sagrestie e dagli scantinati sono state recuperate le ricchezze della chiesa locale. Il Museo ripercorre la storia religiosa della città fino all’elevazione a Diocesi avvenuta nel 1785. La prima sala è dedicata alle origini della chiesa nel territorio fabrianese con sculture dell’anno 1000, pergamene e una croce astile, raro esempio di oreficeria medievale. Spazio, poi, alla Scuola Fabrianese del Trecento e del Quattrocento con due tavole di Allegretto Nuzi. Soddisfatto il presule che ha definito il museo uno strumento di evangelizzazione. “Il Cristianesimo – ha dichiarato il Vescovo Giancarlo Vecerricaincontra l’uomo di ogni tempo e lungo la storia il popolo ha testimoniato l’appartenenza alla Chiesa con opere d’arte di inestimabile valore. Il Museo raccoglie l’amore dei nostri antenati per la Diocesi. Il nostro passato ci aiuta a capire meglio il presente e il futuro. In piazza Giovanni Paolo II troviamo la Cattedrale, la Pinacoteca civica, il Santuario della Madonna del Buon Gesù e il nuovo Museo e, a due passi dal centro storico, c’è anche la chiesa di San Benedetto e l’Oratorio del Gonfalone: un’offerta turistica e culturale di alto valore da scoprire e valorizzare”. E conclude: “Abbiamo bisogno di riavvicinarci e riappropriarci del nostro patrimonio.” A coordinare il Museo c’è Mons. Alfredo Zuccatosta, parroco di San Venanzio che ha seguito il progetto fin dall’inizio. L’architetto Luca Schiavoni ha progettato l’esposizione con l’obiettivo di “ricostruire l’identità della chiesa fabrianese e il legame con il suo popolo.” Il progetto è stato finanziato anche dalla Fondazione Carifac e da Veneto Banca grazie all’apporto dell’avvocato Maurizio Benvenuto, membro del Consiglio di Amministrazione. “Mai come in questo comprensorio – ha detto Fabrizio Mora, responsabile Centro Italia Veneto Banca – ho visto attenzione e disponibilità per sostenere i progetti del territorio.”

La struttura è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle ore 17 grazie a 20 volontari che prestono servizio gratuitamente. L’ingresso è ad offerta libera.

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