Piano trasporti, i sindaci in coro: “Completare il raddoppio della Orte-Falconara”

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Gualdo Tadino – No al progetto di variante ferroviaria per l’alta velocità Fossato di Vico-Perugia. Si al completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara. Il Piano Regionale dei Trasporti 2014-2024 deve mantenere questo schema. A distanza di anni torna prepotentemente di attualità un argomento sul quale già il 5 dicembre 2012 presso la sede regionale di Palazzo Cesaroni a Perugia molti amministratori locali si erano espressi dando parere negativo per quanto riguarda l’ipotesi di costruire una variante ferroviaria per collegare Fossato di Vico a Perugia. Lo hanno espresso in coro i sindaci di Gualdo Tadino, Terni, Fossato di Vico, Spoleto, Valtopina, Trevi, Spello, Campello sul Clitunno, Nocera Umbra, Terni  (è anche presidente della Provincia di Terni), Foligno (è anche presidente della Provincia di Perugia): “Questa è una discussione che ormai dovrebbe essere superata e per l’ennesima volta ci troviamo a dire di volere al più presto il completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara, una infrastruttura di vitale interesse per lo sviluppo del nostro territorio oggi tra i più colpiti dalla crisi. E’  necessario realizzare al più presto il potenziamento della linea ferroviaria così come previsto nel progetto, no quindi alla variante ferroviaria per l’alta velocità Fossato di Vico-Perugia. Rinviare la realizzazione dell’opera significherebbe penalizzare ancora di più un’area marginale e già marcatamente penalizzata. La ferrovia è uno strumento vitale, rappresenta un autentico volano per l’economia. Le merci devono muoversi con celerità. La Orte-Falconara non collega soltanto due mari (Adriatico e Tirreno), ma l’Italia del Sud con quella del Nord e quindi con l’Europa dell’Est. Supportare le aziende di questo territorio è assolutamente necessaria. E’ un’area dell’Umbria che non può essere di nuovo umiliata. Rispettare il progetto originario è una questione di tempistica, ma anche e soprattutto di buonsenso. E’ difatti un progetto in vita dal 1997 ed è ingiustificabile ricominciare tutto daccapo. Il progetto variante non può essere considerato sostitutivo a quello già in essere. La Regione su questo argomento non può permettersi di camminare su un ‘doppio binario’ anche in virtù della presa di posizione ufficiale del 21 marzo 2012 quando le regioni Umbria, Toscana, Marche, Lazio ed Abruzzo hanno ribadirono all’unisono l’importanza e l’indispensabilità del completamento di un’opera considerata strategica per l’intera Italia Centrale non solo. Di fronte a questi elementi ci si chiede come sia possibile mettere sullo stesso piano un progetto esistente da quasi un ventennio che ha certezze, fattibilità e costi individuati, con il tentativo maldestro di far passare l’idea di una variante tutta da verificare, senza nessuna certezza sui costi, sulla copertura dei medesimi e sull’espletamento delle diverse fasi progettuali. Le uniche certezze riguardo all’idea alternativa al completamento della Orte – Falconara sono che si allungherebbe il tragitto di circa 16 chilometri su una tratta di complessivi 41 solo tra Foligno- Fossato di Vico e che invece di una linea a doppio binario se ne avrebbe una a binario unico. Suona pertanto quantomeno strana questa convergenza bipartisan sulla proposta di emendamento avanzata dal consigliere regionale Claudio Ricci in seconda commissione, pertanto chiediamo alla Giunta Regionale di incontrarci al fine di capire una volta per tutte qual è la posizione definitiva su un argomento così strategico per l’Umbria”.

Luca Comodi