Sulle pendici del monte Ingino torna il più grande albero di Natale del mondo

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Roma – L’Umbria si prepara ad accogliere il Natale. Perugia, l’Orvietano, Città di Castello e l’alta Valle del Tevere, Amelia e il comprensorio amerino, Gubbio, Spoleto, Foligno, Todi, Assisi, la Valnerina, Terni, il Trasimeno  saranno luoghi di numerose iniziative per un calendario ricco di appuntamenti, da dicembre all’anno nuovo.

Seppur in Umbria “la Spiritualità”, con le chiese leggendarie, capolavori di architettura e scrigni d’arte, e i conventi abitati dai numerosi ordini monastici pervada la vita quotidiana di residenti e turisti durante l’arco dell’anno, la Regione assume una connotazione davvero magica con il Natale, nei  presepi, che siano tradizionali o viventi , negli eventi religiosi ed anche nei tanti mercatini dislocati ovunque e negli eventi culturali e ricreativi. Il Natale quest’anno in Umbria ha inoltre un valore in più con l’arrivo, l’8 dicembre, del Giubileo Straordinario.

Perugia per tale avvenimento aprirà il 13/12 la Porta Santa della Cattedrale di San Lorenzo. Sarà poi grande festa nel centro storico tra mercatini di Natale (che aprono il 5 dicembre), luci e presepi come quello delle Logge di Braccio Fortebraccio o quello vivente nei sotterranei della Basilica di San Domenico. Spostandosi altrove “La Natività ad Orvieto” – dall’ 8/12 al 10/01 –  è un circuito di circa 22 presepi tra artistici, artigianali e tradizionali allestiti in cavità, cantine e chiese del centro storico e in alcune frazioni. Sempre qui, dal 23/12 al 10/01 si terrà il “27mo Presepe del Pozzo”, un presepio sotterraneo con personaggi animati a grandezza naturale allestito all’interno della suggestiva grande grotta di origine estrusca del Pozzo delle Cava. Il tema di questa edizione è “l’uomo dello scandalo” realizzato da esperti scenografi cinematografici in un mix di sacro, tradizioni e mito. Città di Castello ospita la “XVI Mostra Internazionale di Arte Presepiale” – dal 5/12 al 6/1 –  200 espositori di diverse parti d’Italia per quella che è una delle più importanti iniziative di questo genere a livello nazionale.

Dall’8/12 a Gubbio, nello storico quartiere di San Martino, viene allestito un presepe a grandezza naturale che si snoda tra i vicoli della cittadina medievale. Nato dall’iniziativa di un gruppo di famiglie locali, oggi il presepe è un biglietto da visita per Gubbio in grado di portare i visitatori indietro nel tempo.

Ad Amelia, nella cattedrale è allestito un presepe permanente realizzato dall’artista locale Carlo Chiappafreddo mentre al Convento SS. Annunciata, visitabile sempre tutto l’anno quello dello spagnolo Juan Maria Oliva. Diversi poi sono quelli realizzati nei dintorni molti dei quali “viventi”.

A Città della Pieve, nei sotterranei del Palazzo della Corgna, si tiene il presepe monumentale, una tradizione che si tramanda da oltre trent’anni. Oggi è uno dei più famosi d’Italia capace di attirare ogni anno migliaia di visitatori. L’allestimento sfrutta i suggestivi spazi rinascimentali, dove sono ambientate scene ispirate non solo alla vita di Cristo ma anche al Vecchio e al Nuovo Testamento. Su tutte emerge la “Natività”, un vero omaggio all'”Adorazione dei Magi” dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dipinta da Pietro Perugino.

A Massa Martana dal 24/12 al 6/1, il Natale avrà il singolare presepe di ghiaccio, quest’anno dedicato alla Beata Madre Speranza. Un presepe unico in Italia, con statue a grandezza naturale, scolpite su grandi blocchi di ghiaccio che brillano come se fossero di cristallo.

Ad Assisi, fulcro nevralgico della cristianità, luogo natio dell’inventore del presepio, San Francesco, i presepi saranno in ogni dove, nel centro cittadino come in periferia. Assolutamente da non perdere è la mostra “Tutti i presepi del Mondo” alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli di Assisi. Nel corso degli anni, gente da tutti i paesi del mondo ha donato il proprio presepe ai frati di Assisi e, nel periodo di Natale, la Porziuncola mostra le migliori opere all’interno del percorso del Roseto e nel chiostro del Convento. Altra meraviglia è il presepe monumentale nel prato della Basilica di San Francesco ad Assisi con personaggi in terracotta a grandezza naturale, l’enorme abete natalizio all’ingresso della Basilica inferiore e le opere artistiche che ogni anno la regione italiana prescelta per onorare il Patrono d’Italia dona al Convento.

Le luci fanno parte del Natale sarà anche così a Spoleto nel centro storico e a Gubbio e Terni grazie anche a due “simboli” conosciuti in tutto il mondo. A Gubbio, infatti, dal 7 dicembre, sulle pendici del monte Ingino torna il più grande albero di Natale del mondo. Oltre 300 sorgenti luminose collegate da 8.500 mt di cavi elettrici danno vita ad un effetto cromatico unico. Anche quest’anno all’albero si lega un’iniziativa benefica. Tutte le informazioni su: www.alberodigubbio.com.
La “stella di Miranda” è un’altra importante realtà. Una stella cometa di 105 metri di diametro, 350 metri di coda per una superficie complessiva di 30.000 mq; è la più grande al mondo nel suo genere. Installata a Miranda, frazione di Terni, trasmette pace e speranza. Sarà accesa come di consueto l’8/12 pronta ad accendere l’intera vallata.

Ci sono le luci artificiali e quelle naturali, dei fuochi. I “focaracci” o “Fuochi della Venuta”, nella Valnerina, sono un momento di grande suggestione per celebrare la Traslazione della Santa Casa della Vergine di Nazareth nel 1294, quando i musulmani occuparono la città e gli angeli, secondo la tradizione locale, rimossero dal suolo la costruzione e la trasferirono in volo fino a Recanati. Da allora i fuochi sono accesi ogni anno per rischiarare le tenebre ed illuminare il cammino degli angeli. Particolarmente suggestivo il Focone di Monteleone che si svolge nella piazza medievale del paese il 9/12.

Grandi falò illuminano anche Norcia con la “Festa delle Campane”, uno degli appuntamenti di punta del nursino. A mezzanotte tutte le campane della città si muovono ad annunciare il passaggio della Santa casa della Madonna di Loreto.

Per quanto riguarda la musica e l’enogastronomia tra gli appuntamenti da segnale
Orvieto sarà lo scenario privilegiato con due manifestazioni di grande richiamo. Il 6/12 il vino è protagonista con “le cantine aperte a Natale” a cura del Movimento Turismo del Vino tra degustazioni, ricette della tradizione, musica ed idee regalo da mettere sotto l’albero. Tutte le info su www.movimentoturismovino.it. Negli ultimi giorni dell’anno, dal 30/12 al 3/1, invece si terrà l’ “Umbria Jazz Winter #23”. In cartellone, com’è tradizione della manifestazione, musica d’autore e intrattenimento di qualità, jazz impegnato e spettacolo, concerti per puristi in grado di soddisfare i numerosi spettatori che ogni anno affollano la rupe orvietana. La formula è sempre la stessa musica a 360 gradi: jazz, blues, gospel, soul a ogni ora del giorno fino a tardissima notte nei luoghi più suggestivi della città. Per chi ha sete d’ arte la Regione ha tanto da offrire. Durante le festività sono diverse le mostre temporanee come quella in programma a  Foligno, al CIAC, dove è allestita “La Divina Commedia nell’arte contemporanea – illustrazioni dell’editio princeps”. Foligno, città in cui fu stampata la prima copia del capolavoro di Dante ospita 10 artisti del panorama internazionale dell’arte contemporanea pronti a confrontarsi con l’opera di Dante Alighieri, ciascuno con il proprio linguaggio e la propria personale interpretazione.
Un’altro appuntamento da segnare in agenda è a Montefalco, con il ritorno dopo 167 anni della preziosa Pala della “Madonna della Cintola”; si ricongiunge al prezioso ciclo degli affreschi che il maestro Benozzo Gozzoli realizzò nella Chiesa di San Francesco. Natale in Umbria, dunque. Per tutti i gusti. Per chi è alla ricerca di “relax” e decide di soggiornare nelle strutture dotate di centri benessere o addirittura in “un eremo” o anche per chi ama la buona tavola. L’Umbria ha molto da offire in tal senso attraverso le sue eccellenze a cominciare dal vino di Orvieto, l’olio di Trevi – quello nuovo è appena arrivato –  il tartufo nero di Norcia e quello bianco di Città di Castello e Gubbio,  i diversi tipi di pane, i legumi, gli insaccati preparati dalle sapienti mani del “norcino”, il cioccolato di Perugia. Prodotti da apprezzare tutto l’anno ai quali si aggiungono poi i dolci del Natale come il panpepato, le pinoccate, la rocciata, l’attorta.

Agenzia Umbria Notizie

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