Sciopero di solidarietà alla Whirlpool contro la decisione di “cedere” lo stabilimento di Napoli

WhatsApp Image 2019-06-03 at 09.19.38Fabriano – Il giorno dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, dunque domani 4 giugno, ci sarà un’ora e mezza di sciopero alla fine di ogni turno dalle ore 15 in tutti gli stabilimenti della Whirlpool in Italia. E’ la risposta dei sindacati all’annuncio choc della Multinazionale alla cessione del sito di Napoli dove lavorano 420 persone. Fabriano va oltre: la Rsu di Melano ha proclamato per oggi 3 giugno mezz’ora di assemblea in sciopero.

«Il processo – spiega Whirlpool Emea in un comunicato – rientra in un aggiornamento del Piano industriale Italia 2019-2021. Su Napoli, previsto di procedere con la riconversione e la cessione del ramo d’azienda a una società terza in grado di garantire la continuità industriale allo stabilimento e massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano. Nei prossimi giorni – afferma la società – Whirlpool lavorerà con sindacati e istituzioni per definire tutti i dettagli e le tempistiche della riconversione, che saranno resi noti non appena possibile».

Per i vertici aziendali, il sito di Napoli non è più sostenibile non rientrando nella media del gruppo nonostante gli investimenti (circa70 milioni) ma confermano gli investimenti per 250 milioni per il triennio 2019-2021 nei suoi siti industriali italiani. Riconfermati per i siti di Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, Melano (Fabriano) e Siena la specializzazione in atto e i volumi produttivi e occupazionali previsti dal piano e il trasferimento a Comunanza (AP) della produzione delle lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia che porterà la produzione totale a oltre 800mila unità».

Per i sindacati vale però l’accordo firmato il 25 ottobre 2018 e dunque esigono che il governo chieda a Whirlpool il suo rispetto. Nell’accordo, la proroga degli ammortizzatori sociali, era stata garantita in cambio della permanenza di tutte le fabbriche italiane e l’impegno di concentrare a Napoli l’intera produzione delle lavatrici di alta gamma.

44933796_1959727650730438_2196893003312791552_oPer il Ministro Di Maio «La notizia della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli sarebbe già grave al solo pensiero che 430 lavoratori rischino di non avere più un posto di lavoro, ma diventa assurda se si pensa che, con questa scelta, i vertici aziendali decidano di stracciare un accordo che Whirlpool ha firmato lo scorso 25 ottobre al ministero dello Sviluppo Economico e col quale si impegnava a investire in Italia con un piano triennale da 250 milioni di euro. Solo dopo la firma di quell’accordo e l’impegno concreto della multinazionale, il ministero del Lavoro concesse gli ammortizzatori sociali a sostegno delle donne e degli uomini che lavoravano per la Whirlpool. Aiuti meritati, visto l’impegno da loro profuso e poiché vittime incolpevoli di fallimenti che nulla avevano a che fare con la loro attività.

Con questo comportamento, però, i nuovi vertici di Whirlpool hanno mancato di rispetto a loro, ancor prima che al ministero dello Sviluppo Economico e al governo stesso. Pretendo che venga puntualmente fatta chiarezza su quanto accaduto nelle scorse ore al tavolo che ho già convocato per il prossimo 4 giugno. Chiarezza che dovrà esser fatta prima di tutto per i 430 lavoratori e le loro famiglie, che sono e restano la priorità assoluta per il sottoscritto e tutto il Mise, che è pronto a rimettere in discussione l’intero piano industriale e a verificare l’utilizzo che è stato fatto degli ammortizzatori sociali fino ad oggi ».

Véronique Angeletti@civetta.tv

Categorie correlate: