Purtroppo “ricca” di sorprese, le pulizie organizzate dalla squadra caccia al cinghiale 3/1 a Genga

Caccia ai rifiuti della Squadra caccia cinghiale 3/1 provincia di AnconaGenga – Pesa sull’ambiente l’automobilista “cafone”. Colui che viaggia e svuota la sua macchina gettando dal finestrino i propri rifiuti. Come pesa chi continua a considerare le scarpate delle discariche. Domenica 1 marzo era giorno di pulizie a Genga. Protagonisti una trentina di cacciatori della squadra numero 3/1 di caccia al cinghiale che, dalle 7 della mattina fino ad inizio pomeriggio, hanno setacciato il piccolo comune. In particolare si sono concentrati sulla trafficata Sp15 dal bivio Filipponi, incrocio che porta ad Arcevia e a Sassoferrato, fino al bivio Pandolfi e dal bivio Pandolfi fino all’incrocio che porta a Pontebovesecco. Scoraggiante la raccolta: due rimorchi stracolmi. Sulle scarpate sono stati abbandonati copertoni d’auto, vecchi mobili, elettrodomestici, una cuciniera, tanti contenitori di plastica e bottiglie di vetro, materassi, e poi sacchi e sacchetti di ogni dimensione.

«Come ogni anno – spiega Giovanni Petrucci, portavoce della squadra – su indicazione precisa del comune di Genga, abbiamo ripulito scarpate e bordi della strada. In quest’edizione abbiamo trovato molti fogli di polistirolo trasportati dal grande vento che ha soffiato in questi ultimi giorni e ha danneggiato diversi capannoni».

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A fianco a loro il sindaco di Genga, Marco Filipponi che, con l’ufficio tecnico, ha individuato le aree più critiche e anche coordinato l’operazione coinvolgendo la ditta privata “Leli & Galdelli”, società incaricata della raccolta dei rifiuti nel territorio comunale, che per l’occasione aveva prestato strumenti e mezzi ai cacciatori ma anche centralizzato presso la propria sede il triste raccolto.

«L’iniziativa con i cacciatori – commenta il sindaco – è davvero lodevole ed importante per un comprensorio come il nostro che è un attrattore turistico. Non siamo solo la sede delle Grotte di Frasassi che attirano migliaia di persone ma anche un parco regionale naturale e dunque un simbolo di natura e d’ambiente tutelato. Pertanto le strade pulite sono importanti poiché sono parte integrante del biglietto di visita con cui il paese si presenta al turista, all’escursionista ma anche lo sono anche per chi ha deciso di abitarci».

Un patto antidegrado che fa emergere i cacciatori come ottimi conoscitori dell’ambiente che svolgono un ruolo attivo nel proteggere e rispettare la natura.

Véronique Angeletti@Civetta.tv

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