Ordinanza di sgombero per 40 nomadi, molti con gravi precedenti penali

carabinieri_45_11_9Monsano  – Tre gli insediamenti abusivi sgomberati dalla Nucleo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri di Jesi. Con la collaborazione della Polizia Municipale, dieci carabinieri hanno proceduto alla notifica di una ordinanza di sgombero nei confronti di 40 nomadi insediatisi in alcune zone del comune di Monsano. Nel corso dei controlli è emerso che molti di loro sono gravati di precedenti penali (soprattutto reati contro il patrimonio), alcuni dei quali anche con provvedimenti a carico. In capo ai suddetti, la Stazione Carabinieri di Jesi ha redatto  una proposta di foglio di via obbligatorio con il divieto di fare ritorno nei comuni di Monsano e Jesi, poiché ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’ordinanza, che impone loro di lasciare il comune di Monsano entro 24 ore dalla notifica, è stata emessa per motivi di igiene e sanità pubblica e per occupazione abusiva del suolo pubblico.

Comunicato Stampa del Comandante

Magg. Benedetto Iurlaro

Per approfondire…

Non essendo disponibili dati statistici sulla presenza della popolazione Rom nelle Marche, il Servizio Politiche Sociali della regione sta cercando di realizzare una mappatura sulle comunità Rom, Sinti e Camminanti presenti sul territorio regionale.

Intanto, secondo operatori esperti, il numero di Rom, nomadi e stanziali si limiterebbe tra i 1000 e i 1200 persone con maggior presenza sulla costa. Una presenza al plurale perché non esiste una comunità Rom, ma più comunità che l’  Osservatorio sulla Diseguaglianza nella Salute , in un indagine del 2007, aveva identificato in vari sottogruppi.

400_F_28183694_5NbGyrswSwta2LNGXyQgTjjU3IfJOVAK I Rom abruzzesi, che a quel momento, erano esclusivamente stanziali a Falconara, Ancona, Grottammare; i Rom Xoraxanè (Shiftarija, Crna gora, Cergarija), sia stanziali che nomadi ad Ascoli Piceno, Fermo, Appignano del Tronto ; i Rom Kalderasha, nomadi, presenti prevalentemente nel recanatese e Dassikhanè, famiglie nomadi e stanziali anche nell’entroterra. Alcuni esercitavano a quel momento una regolare attività lavorativa.

Gruppi a cui si sommano le presenze, sporadiche, soprattutto lungo la costa, di “gitani” e di “camminanti” siciliani”. Quest’ultimi sono chiamati anche “siciliani erranti” perché è un gruppo nomade diffuso in Sicilia ma semi-stanziale anche a Milano, Roma e Napoli, discendenti dai Rom giunti nell’isola attorno al Trecento, anche se i Camminanti rifiutino l’idea di identificarsi con essi.

E i zingari? Sono i Sinti, una etnie della popolazione romani. Il nome ha un origine complessa perché probabilmente si tratta della parola persiana sindh, che indicava l’attuale Pakistan e per estensione tutta l’India, che, attraverso l’arabo è giunta in Europa con queste popolazioni.

imagesPur in assenza di una specifica normativa statale e regionale, da tempo è attiva una  Politica della Giunta della Regione Marche per l’inclusione sociale dei Rom 2014. Politiche indirizzate alla coprogettazione ed al cofinanziamento dei progetti dei Comuni, per aree di sosta e transit, inclusione scolastica dei minori, alfabetizzazione delle donne, ed interessato le aree dove è più forte la presenza delle popolazioni zingare. Ossia Ancona, Appignano del Tronto (AP), Ascoli Piceno, Caldarola (MC), Civitanova Marche (MC), Falconara Marittima (AN), Fano (PU), Jesi (AN), Porto S. Elpidio (FM), Fermo e Spinetoli (AP).

In ogni caso i rapporti sono di rado buoni. Diffidenza e anche paura a cui danno ragione i controlli fatti dai carabinieri di Jesi che hanno trovato nei tre campi sgomberati persone con gravi precedenti penali sopratutto per furto. Sgomberi che si sommano agli altri due, fatti a Jesi, poco prima di Ferragosto, nella zona industriale e in piazzale dei Divertimenti.

Il caso di meta settembre nel rione di Pietralacroce ad Ancona città è emblematico. Alla mattina,   i titolari del Market del Cofacebook_1442246718133nero notano sul lato della loro gigantesca insegna segni molto strani. “ Tre croce – spiega Ilaria –  ed una specie di triangolo che non abbiamo voluto cancellare. I segni sono stati incisi sul lato, nella vernice nera, in un modo grossolano e se ne siamo accorti per caso. Subito abbiamo avuto il sospetto  che era qualcosa fuori dell’ordinario ed allertato le forze dell’ordine che hanno confermato che,  probabilmente, sono  segni lasciati da malintenzionati. Quello che ci ha molto impensierito– conclude – è che erano in tanti, in troppi, i piedelacrocesi a segnalare che, da alcuni giorni, gente che non si conosceva giravano per il rione. In molti affermavano che erano di etnia rom. Pertanto è stato immediato fare un collegamento tra questa gente e i segni lasciati sull’insegna. Una specie di codice che mirava ad evidenziare la nostra attività” .

Segni che sono stati recensiti in un cifrario già diffuso dai Carabinieri di Regio Emilia. Se si attiene al vademecum, le tre croci Vademecum del comando provinciale dei carabinieri di Regio Emiliasignificherebbero ottimo obiettivo mentre quello  strano triangolo potrebbe indicare un fucile.

Comunque va detto pure che gli esp988791_741969442514990_1442696306_nerti continuano nella rete ad affermare che è solo una leggenda metropolitana ed accusa la Stampa che veicola questo tipo di notizie di alimentare la paura nella popolazione. Smontano i casi affermando che, in un epoca, dove ci sono i cellulari, è inutile per i malintenzionati lasciare segni così evidenti e che il cifrario, essendo diffuso e conosciuto da tutti non sarebbe più un segreto e dunque sarebbe inutile.  Un alfabeto però che consentirebbe di non usare i cellulare e dunque di individuare se i malintenzionati erano o no vicino ai luoghi sotto indagini. Poi, c’è chi sostiene che il cifrario farebbe parte degli usi e costumi e, si sa, che alle tradizioni, alcune etnie ci tengono: il funerale show della famiglia rom dei Casamonica insegna.

Verità ? Burla? Leggenda? Per chi ha visto questi segni sulla propria porta lasciati da misteriosi individui non ci sono differenze. Il solo sapere che forse si è un bersaglio segnalato è inquietante se non terrorizzante. Pertanto, è logico e doveroso segnalare qualsiasi anomalia al 112 o al 113.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

 

Politica della Giunta della Regione Marche per l’inclusione sociale dei Rom 2014