Le misure per fronteggiare l’emergenza idrica

Pozzo del Burano foto di Toni MatteacciCagli –  Un nuovo pozzo a Fossombrone e la sistemazione della “testa del Pozzo Burano” a Cagli. Sono i due primi progetti con cui la provincia di Pesaro vuole fronteggiare l’emergenza idrica e scongiurare crisi di approvvigionamento idro-potabile. Risposte alle serie ripercussioni provocate dalla scorsa estate, bollente e senza piogge, in una provincia che l’Osservatorio Nazionale Permanente sull’Acqua considera <<più delle altre dipendente dalle risorse idriche superficiali.>> 
<<L’intervento sulla “testa pozzo” della valle del Burano, ossia all’altezza del ponte romano,  – spiega il direttore dell’Aato1 Marche Nord (Autorità di ambito territoriale ottimale) Michele Ranocchi – prevede la sostituzione di valvole e rubinetti risalenti agli anni ‘90 e l’inserimento di strumenti con telecontrollo per la valutazione della pressione e della portata.>> Il costo è di 400mila euro e <<si completerà con un progetto al fine di avere un quadro costante della risorsa idrica sulle aste fluviali e valutare i quantitativi d’acqua prelevabili senza conseguenze ambientali. Mentre a San Lazzaro – procede – si realizzerà un pozzo per prelevare acqua da una falda poco sensibile alle variazioni climatiche stagionali, essendo i tempi di ricarica superiori rispetto alle falde presenti in superficie. Se ne usufruirà solo in periodi di emergenza e l’intervento consentirà anche di approfondire le ricerche già iniziate nel 2005 dall’Aato, sulla valutazione dei quantitativi d’acqua prelevabili senza ripercussioni negative sull’ambiente.>> Il costo del progetto è di 800mila euro.
<<Siamo di fronte ad interventi che andranno verso la soluzione di una problematica storica nei periodi di siccità – commenta  il presidente dell’Aato1 e presidente della Provincia Daniele Tagliolini -. Progetti – sottolinea – approvati in tempi record per merito dell’ottima collaborazione tra Aato, Regione, Provincia, gestori e tutti gli attori coinvolti.>> Oltre al presidente Tagliolini, alla conferenza di servizi hanno partecipato il direttore generale della Protezione civile regionale David Piccinini, funzionari della Regione, della Provincia, Arpam, Asur, Enel, Rete Ferroviaria Italia, rappresentanti dei Comuni di Cagli e Fossombrone e dell’UM Catria Nerone e Marche Multiservizi.
I due interventi sono il risultato dello stanziamento da parte del dipartimento della protezione civile nazionale, a novembre scorso, di 4 milioni e 800mila euro in seguito alla dichiarazione ad agosto dello stato di emergenza idrica nel pesarese presentata dalla regione Marche.
In queste risorse, 1,8 milioni sono previste a rimborso dei costi delle autobotti, serbatoi e riparazione dei condotti rotti dall’inaridimento dei terreni: 2 milioni e 400mila per l’attivazione di nuove fonti di alimentazione e la realizzazione di un pozzo a San Lazzaro ed uno a Sant’Anna del Furlo; 400mila per la messa in sicurezza del pozzo del Burano; e 200mila per il monitoraggio del Metauro, del Bosso, del Burano, del Foglia e l’installazione di stazioni idrometriche seguite dalla rete regionale di Protezione civile.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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