Il ciclista fabrianese Giorgio Farroni alle Paralimpiadi di Rio

11209724_10207775559376382_8561624934397923336_nQuanta forza d’animo ci vuole per spingersi oltre i propri limiti fisici e buttarsi nella mischia con una gran voglia di vincere ma con la consapevolezza che le difficoltà da affrontare saranno davvero tante? Sicuramente si deve avere una marcia in più, una volontà e una tenacia che nascono da dentro e permettono di superare le rinunce, i sacrifici, la fatica degli allenamenti, le eventuali sconfitte, rifiutando inutili pietismi ma sempre mirando all’obiettivo da raggiungere.
La torcia delle paralimpiadi 2016, di forma quadrangolare, con le sue quattro facce rappresenta i valori paralimpici: coraggio, determinazione, ispirazione e uguaglianza, esattamente le caratteristiche dell’atleta paralimpico, in cui la passione per lo sport riesce a prevalere sulle difficoltà e determina il raggiungimento di traguardi importanti.
Le stesse caratteristiche, la stessa passione e grinta hanno permesso al fabrianese Giorgio Farroni, emiplegico fin dalla nascita, di diventare un campione di ciclismo plurimedagliato e uno degli atleti azzurri di punta alle Paralimpiadi 2016, che si svolgeranno a Rio de Janeiro dal 7 al 18 settembre. Non è la sua prima Olimpiade, Giorgio Farroni a 24 anni faceva già parte della squadra presente a Sydney nel 2000, poi ha vinto il bronzo a Pechino nel 2008, l’argento a Londra nel 2012 e, se continuerà la sua escalation – e sia questo l’augurio che lo accompagnerà nelle competizioni di Rio – quest’anno potrebbe giustamente aspirare al metallo olimpico più prezioso.

Ma il suo palmares comprende anche la vittoria nei Campionati mondiali del 2009, due argenti nel 2010 – su strada e a cronometro -, un bronzo nel 2014 e un argento nel 2015, l’oro nel Campionato del mondo su strada nel 2011, quattro medaglie – un argento e tre bronzi – nella Coppa del mondo 2013 e due medaglie – un argento e un bronzo – nella Coppa del mondo 2014, per non parlare dell’impressionante numero di vittorie nei Campionati italiani, sia su strada che a cronometro, e dei lusinghieri piazzamenti in molte altre gare nazionali ed internazionali.
Giorgio Farroni è la plastica dimostrazione di come la passione per lo sport e la ferma volontà di diventare un atleta permettano di abbattere le barriere imposte dalla disabilità, e di come i limiti fisici possano talvolta rendere una persona più forte, volitiva e consapevole delle proprie potenzialità, perché «il mondo spezza tutti ma molti sono forti proprio nei punti spezzati» (Ernest Hemingway).

Tiziana Gubbiotti@civetta.tv

Con Giorgio Farroni, Fabriano ancora presente alla Olimpiade di Rio

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