Alessandri: “Adeguare il nostro ospedale alle esigenze della popolazione”

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Cagli – Non vuole fare barricate e nemmeno polemiche strumentali. Chiede solo che il suo ospedale torni ad essere funzionale alle esigenze della popolazione. Alberto Alessandri, sindaco di Cagli, ieri ha consegnato ai consiglieri regionali un progetto, condito dai numeri, per chiedere una delega alla delibera regionale che ha trasformato il nosocomio cittadino in “casa della salute”. Un progetto molto dettagliato che serve a far capire al governo regionale che se è vero che la popolazione da servire è di (soli) 22.000 abitanti, è altrettanto vero che il territorio da coprire è un quarto dell’intera provincia. “Capisco che la sanità va avanti e che alcune modifiche siano necessarie – spiega Alessandri – infatti non pretendo di far tornare il nostro ospedale ai servizi che aveva 20 anni fa. Chiedo solo di adeguarlo alle esigenze della nostra popolazione che ha un’alta media di invecchiamento”. Ecco perché quello che Alessandri desidera è una lungodegenza da 25-30 posti, 5 posti di cure intermedie e altrettanti posti di day surgery per i piccoli interventi. A questo si deve aggiungere una diagnostica funzionante e una emergenza efficace con due ambulanze, una medicalizzata ed una beta. “Chiediamo il necessario – riprende Alessandri – nulla più. Altrimenti saremo costretti a guardarci attorno come fanno già altri comuni come Cantiano che per il 40% dei servizi si rivolge a Gubbio. L’Umbria, d’altronde, non è poi così lontana”.