Incidente con arma da fuoco Piano di Frassineta

Un' ambulanza all'interno del Policlinico Umberto I° a Roma, dove i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Roma hanno effettuato perquisizioni, controlli e verifiche dopo la situazione di degrado denunciata dal settimanale l'Espresso. CLAUDIO PERI /ANSA /JI

SASSOFERRATO – Scivola con il fucile in mano, parte un colpo e si ferisce all’avambraccio. Brutta mattinata, ieri, per M.B. 76 anni.Era nella sua casa di Piano Frassineta quando ha deciso di preparare il suo fucile per la prossima battuta al cinghiale o per andare a caccia di penna con il suo fedelissimo cane. Un attimo di distrazione, forse un falso passo, e si è sparato. Un grave incidente, l’uomo si è ferito profondamente ma che  per fortuna, non ha avuto, risvolti tragici. E’ stato un amico, un vicino, a portarlo direttamente al 118 in postazione alla Casa della Salute Sant’Antonio Abate dove, in ambulanza, è stato subito trasportato all’ospedale Engles Profili di Fabriano. Per constatare che i tendini erano scoperti e l’avambraccio pieno di pallini al punto di necessitare l’intervento di una struttura molto più specifica.  Mario Bruni è stato dunque trasferito all’ospedale regionale delle Torrette dove è tuttora ricoverato. Le sue condizioni non sono gravi e la prognosi tende a scartare ogni eventuale lesione che potrebbe minacciare le normali funzioni. Molto conosciuto, Mario Bruni, nella vita attiva, era un muratore, anzi il capo mastro di una nota società edile sentinate e, nella sua vita da pensionato, un bravo cacciatore. Un brutto incidente che fornisce il pretesto per ricordare le regole fondamentali per chi manipola armi. “In realtà – spiega Ivo Amico, presidente della Federcaccia provinciale di Ancona, non esistono regole categoriche per l’abile e corretta manipolazione delle armi ma quelle del buon senso. Innanzitutto il fucile deve avere il colpo in canna solo quando si caccia e va tenuto sempre saldamente in spalla. L’impiego della cinghia è fondamentale  ed ovunque ci si muove con la canna rivolta verso l’alto. In tanti si scordano di inserire la sicura, che, al momento dello sparo, è facilissima a togliere. Quando non si è a caccia, il fucile va aperto al fine di evitare incidenti. Queste semplici regole devono diventare un riflesso condizionato per ogni tiratore. Infine, è buona norma maneggiare il fucile scarico sempre come se non lo fosse”.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata