Marester : indagini ad ampio raggio

WP_20151028_15_55_37_ProSassoferrato – Allibito il paese per il maxi furto alla Marester srl nella notte di giovedì e venerdì scorso. Ovunque se ne parla. Nei bar, negli uffici, nelle case. L’idea che una banda abbia preso di mira la griffe simbolo del hand made in Sentinum non va giù. Un po’ perché  la famiglia che ha fondato l’azienda è sassoferratese ma soprattutto perché da quando Nazzareno Cesauri la creò con la moglie Mirella, l’azienda ha dato lavoro a tantissime famiglie fino allo staff attuale che tra stilisti, modellisti, sarte altamente specializzate conta 34 dipendenti; infine perché il marchio ha sempre affiancato con generosità eventi e manifestazioni e, da decenni, è il main sponsor del Gruppo Sportivo della Pallavolo di Sassoferrato e della scuola WP_20151028_15_56_49_ProVolley affiliata alla federazione. Una famiglia “I Cesauri” da sempre legata al territorio, alla sua gente, che agisce, anche in tempi di magra, con la piena consapevolezza delle sue responsabilità sociali. Tuttavia quello che preoccupa è l’idea che i ladri hanno tenuto sotto controllo tecnologicamente l’area artigianale. Hanno preso di mira in un modo sistematico l’azienda fino ad individuare quella precisa piccola presa d’aria a servizio del condotto della climatizzazione, sede del ponte radio che collega il sistema di allarme alla macchina della vigilanza. Poi, anche il fatto che avevano un’idea precisa degli orari della vigilanza notturna e pure del livello acustico delle sirene che hanno urlato in vano all’intrusione. E  per un bel po’ di tempo, perché sono state distrutte in ogni angolo dei vari piani dell’immensa azienda. Dispiace il bottino ingente, quasi 200.000 WP_20151028_15_57_00_Proeuro di capispalla e il furgone Mercedes. Imbarazza sapere che per raggiungere i loro scopi, i ladri-vandali hanno distrutto a colpi di piccone arredi e porte per utilizzare l’ascensore che collega l’emporio al garage. Fare le scale costa energia e soprattutto ruba tempo. Un emporio che proprio per la stagione invernale era stato ampliato di proposito. Il negozio è l’outlet della griffe ed ha una particolare architettura che gli consente di essere dimensionato a secondo delle esigenze. Ed era stato ben rifornito. Di mantelle, giacche, capotti in montone, cuoio, cincillà, visoni rifiniti con cura, diversi l’uno dall’altra che fanno del marchio un simbolo di capi particolari e di alta qualità. Sull’indagine lavorano i carabinieri della locale stazione con il Comando di Fabriano. Sul posto sono confluiti il giorno stesso anche gli uomini della scientifica.

Intanto il maxi furto nell’area artigianale delle Fornaci ripropone il problema dell’insicurezza del comprensorio soprattutto di notte. E fa di nuovo emergere quella soluzione di alternare le forze dell’ordine nel suo presidio.  Un accorpamento operativo dalla funzione dissuasiva anche se, in questo caso specifico, non avrebbe però influito sul caso Marester dato che la banda era molto ben organizzata.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

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