Rotili: la morte del “Totó marchigiano”

Giancarlo RotiliFabriano – Giancarlo Rotili, noto come interprete delle poesie di Totò, ha lasciato la scena di questo mondo giovedì 5 novembre: è deceduto, dopo lunga malattia, nell’ospedale di Camerino. Aveva 59 anni. Le esequie si sono svolte venerdì nella chiesa parrocchiale di Esanatoglia, paese in cui risiedeva da un ventennio.
Di padre fabrianese e madre napoletana, aveva trascorso la sua infanzia e giovinezza in Campania, poi si era trasferito con la sua famiglia a Fabriano e a Fabriano aveva lavorato come portiere nelle cartiere Miliani e aveva iniziato a recitare, avendo scoperto il fascino di Antonio De Curtis non solo come Totò impareggiabile attore comico, ma anche poeta autentico: intimo delicato, umanissimo, oltre che principe della risata. E a De Curtis-Totò ha dedicato gli anni migliori della sua vita, girando mezza Italia per concerti di poesia e musica (insieme a chitarristi come Paolo Spano, Giovanni Seneca, Antonio Siano) che hanno riscosso sempre successi di pubblico e di critica. Per un ventennio Rotili è stato il vessillifero, forse unico in Italia, di Totò poeta e della poesia popolare napoletana che vanta autori celebri come Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani e che ha fatto conoscere e apprezzare ad un più vasto pubblico.
I concerti di poesia e musica di Rotili e Siano non sono stati dimenticati. Sono stati ritrasmessi recentemente per esempio dal canale televisivo RTM di Ascoli Piceno.