La giornata del Ricordo: il 4 novembre

Sassoferrato – La Festa dell’Unità d’Italia e delle forze armate del 4 novembre si è celebrata domenica 8 novembre. Affianco al Gonfalone del Comune, i stendardi dei partigiani, dei combattenti, dell’Avis, della Croce Rossa, dell’Unitalsi e di tante altri fondamentali associazioni del paese. Una giornata che quest’anno è stata letta con una doppia chiave. Una politica delegata al sindaco Ugo Pesciarelli ed una, che Don Pietro ha voluto chiamare 20151108_114248“grammaticale” durante la messa alla collegiata di San Pietro.  “Grammaticale perché è per antonomasia la giornata del ricordo – ha esordito il parroco. Per chi come me ha i capelli bianchi e conosciuti parenti, amici, vicini che sono morti in guerra e sono ritornati mutilati. E’ una giornata dedicata alla memoria che dobbiamo fare presente ai nostri figli affinché non pensino sempre che la vita è solo un divertimento e imparino l’essenza di vivere 2015-11-08 12.13.17da cristiani che non è solo il verbo chiedere ma anche donare”.  Al Parco della Rimembranza,  il sindaco Ugo Pesciarelli, circondato dalla Giunta al gran completo e da quasi tutto il consiglio comunale, ha deposto una corona d’alloro dinnanzi al Monumento ai Caduti di tutte le guerre e, dopo aver ricordato quello che la giornata del 4 novembre rappresenta, ha evidenziato che “ è proprio quel patrimonio di civiltà che l’Europa deve essere decisa a difendere dalla nuova ondata di fanatismo, di barbarie, di terrore che è purtroppo venuta crescendo. Parlare dei sacrifici e dei momenti dolorosi di quegli anni vuole essere allora un modo pertinente per ricordare alle nuove generazioni, in particolare, il pericolo del ripresentarsi in Europa di momenti e di atteggiamenti razzistici o l’affermarsi di nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire ed insediarsi nei territori a ridosso dei confini dell’Europa e dell’Italia in particolare. In questo contesto, ha concluso un ruolo fondamentale spetta alla comunità  internazionale nel cui ambito si colloca anche il contributo militare italiano al quale sono riconosciuti grande preparazione professionale e straordinaria capacità di interazione con il tessuto sociale locale. 

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

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