All’Agraria, Andrea Baroni sarà sempre presente

Fabriano – L’Istituto Tecnico Agrario Vivarelli ha, venerdì 13 novembre, intitolato al Generale IMG_4443dell’Aereonautica e Meteorologo Andrea Baroni, il parco Agrometeorologico della scuola.

L’ITA Vivarelli sorge nel punto più alto del colle dei Cappuccini ed ospita uno dei più antichi parchi agrometeorologici delle Marche. La stazione è attiva dal 1892, anno di fondazione dell’Agrario, e, fornisce quotidianamente dati sul clima dell’entroterra marchigiano.
La cerimonia coincideva con il primo anniversario della scomparsa del meteorologo, nato a Fabriano, il giorno di San Valentino del 1917, nel quartiere del Borgo, nella zona dei vicoli Marimengo.

IMG_4425
Il progetto, e la sua realizzazione, sono stati resi possibili dalla sinergia tra l’amministrazione comunale, il circolo della stampa – Baroni teneva rubriche, su quotidiani nazionali-, lo stesso istituto Agrario, e l’impegno di Annalisa Venditti, giornalista, e biografa del Generale, con il quale ha collaborato alla stesura del libro “Il cavaliere delle rose e delle nuvole“, in cui si ricostruisce la sua vita.
In presenza dei tre figli di Baroni, sua sorella, due dei ben sette nipoti, il sindaco Giancarlo Sagramola ha voluto sottolineare che “stiamo ricordando un fabrianese che nella vita si è fatto strada, il giorno in cui lo volevamo, quello del primo anniversario dal suo decesso, una persona conosciuta ed apprezzata da tantissima gente, che ha saputo coniugare professionalità e umanità, che sono il pilastro per poter essere una persona di successo, come lo è stata lui“.

Una volta disse che le previsioni si chiamano così perché esprimono una probabilità che si verifichi un evento, altrimenti le chiameremmo certezze“.

Baroni, rappresenta il nostro retaggio culturale televisivo, alterandosi con l’altrettanto famoso, all’epoca, Edmondo Bernacca (allora erano entrambi Colonnelli), hanno condotto per oltre vent’anni la rubrica “Che tempo fa” sulla rete 1, (dal 1973 al 1993) e contribuito a creare un linguaggio tutto nuovo, quando ancora la televisione (o paleotelevisione, come l’ha definita Umberto Eco), era in divenire, sono i padri del meteo televisivo italiano.

IMG_4365

Presenti ovviamente, il Preside dell’istituto tecnico agrario Oliviero Strona, il Responsabile del Parco Francesco Sbaffi, il Presidente del Circolo della Stampa di Fabriano Luciano Gambucci, Giovanni Pesciarelli, in rappresentanza degli ex alunni, e, ovviamente, la scolaresca dell’agrario, allegra e partecipe.
Importante, il contributo di Lorenzo e Michele, due ragazzi delle terze, che nel corso della manifestazione, hanno spiegato, in maniera molto esaustiva, quanto sia importante avere un parco agrometeorologico per il nostro territorio, perché il clima influenza produzioni e rendimenti dell’agricoltura.
A mezzogiorno, sotto un caldo sole novembrino, il sindaco Sagramola ed il preside Strona, insieme con la famiglia, hanno scoperto la targa che intitola ufficialmente il parco al generale su cui è raffigurato, un suo ritratto dipinto. “Mio padre – ha dichiarato una delle sue figlie – sarebbe stato felicissimo di quello progetto, perché amava i giovani e tifava per loro”.

Lorena podera@riproduzioneriservata