Scheggia e Costacciaro dicono no all’accorpamento dei plessi scolastici

SCHEGGIA – I cittadini di Scheggia, insieme a quelli di Costacciaro, sono pronti a dare “battaglia” contro la paventata “fusione” dei presidi scolastici dei due comuni, annunciata dalle rispettive amministrazioni comunali. Da entrambi i centri abitati infatti sono “partite” due lettere di malcontento nelle quali la cittadinanza esprime tutta la sua contrarietà ad un provvedimento che, a detta dei residenti, danneggerebbe in maniera notevole la popolazione.

La paura dei cittadini è che, con il passare del tempo, per una questione di praticità le famiglie di Scheggia inizieranno ad iscrivere i propri figli a Gubbio, mentre quelle di Costacciaro faranno la stessa cosa a Sigillo, con la inevitabile conseguenza di una chiusura definitiva anche dell’eventuale unica scuola tra Scheggia e Costacciaro, il che rappresenterebbe un colpo durissimo per due realtà di questo tipo.

In una assemblea pubblica svolta nei giorni scorsi, i sindaci hanno ribadito che la “fusione” delle due scuole si renderebbe necessaria a causa del basso numero di iscrizioni, ma i cittadini ribattono che in base alla normativa vigente potranno essere chiuse soltanto le scuole che abbiano meno di dieci alunni iscritti, cosa che non si verificherebbe al momento a Scheggia e Costacciaro.

I cittadini quindi chiedono l’organizzazione di un “tavolo di lavoro” insieme ai rappresentanti delle istituzioni, al quale possano partecipare in maniera attiva e diretta, in quanto ritengono che una decisione così importante non possa e non debba essere presa esclusivamente dalle amministrazioni comunali, visto che in ballo c’è il futuro delle famiglie di Scheggia e Costacciaro.