Suor Antida soffia 103 candeline

Suor Antida Casa di riposo di San GiuseppeSassoferrato – Centotré anni di cui ottantadue di vita religiosa. Suor Antida ha festeggiato il suo compleanno, circondata dalle consorelle appartenenti all’ordine delle Suore del Buono e Perpetuo Soccorso e dai suoi pronipoti, domenica 28 febbraio. Tra i suoi più bei ricordi: il giorno della chiamata. Quando ha deciso di dedicarsi al Signore. “Era un giorno di Carnevale ed ero seduta davanti al cammino nella casa paterna a Cabernardi – racconta – poi,
20160229_102618sono andata a ballare ma sapevo che sarebbe stato per l’ultima volta. Dopo è il Signore che ha scritto il romanzo della mia vita”. Un cammino sempre a servizio degli altri quello di Emma Angelini, che scelse di chiamarsi Antida prendendo il nome della fondatrice della congregazione delle Suore della Carità che aprì una scuola per ragazze povere e fu proclamata santa nel 1934. Un nome non scelto a caso perché Suor Antida prima prese il diploma di Casa di Riposo di San Giuseppemaestra d’asilo, in seguito quello di maestra elementare ed insegnò alle orfanelle. Fu Madre Superiore a Boiano a Campobasso nelle Molise, fu trasferita a Nocera Inferiore e, di nuovo, a Boiano. Qualche anno fa, il ritorno nel sentinate integrandosi nonostante l’età con vivacità nella comunità che oggi conta, inclusa lei stessa, undici suore: Stefanina, Lucilla, Redenta, Enrica, Adele, Emiliana, Dionisia e le tre giovani suore indiane Sonia, Diny e Lilly. Ormai la gestione della casa di riposo di San Giuseppe è stata affidata all’Asscoop ma le suore sono sempre lì a fianco dei tanti ospiti della bella casa con giardino all’entrata del Castello. Una casa piena di colori su cui la loro congregazione ha recentemente investito 250mila euro al fine di garantire a chi sceglie di finire i suoi giorni alla casa di riposo San Giuseppe un ambiente luminoso, rigorosamente a norma.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata